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LA NOSTRA VITA regia di Daniele Luchetti

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outsider     6 / 10  01/06/2010 17:52:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
i titoli di coda recitano che questo film è stato definito di interesse culturale.
certamente la pellicola getta un fascio di luce sul mondo dell'edilizia e su tutti i suoi problemi, questo è un pregio, ravviso in questo film molti pregi e difetti.
la tecnica di ripresa usata è quanto mai penosa, gira la testa a guadare le pessime inquadrature, specie nei primi 40 minuti di film, evidentemente voluti per acuire l'aspetto reale sempre presente. non era necessario, giacchè forse uno dei pregi di questo film è proprio quello di poter essere definito un prodotto di quello che potremmo chiamare "il nuovo neorealismo".
mi spiace per gli estimatori dell'attore, ma a me elio germano fa pena. a prescindere dal fatto che non ho ancora capito se sia rosso o bruno, causa la barbetta rossa e i capelli scuri, particolare comunque trascurabile, a me il suo ghigno e la sua faccia danno la nausea.
per scherzare un pò voglio dire che solo una mente perversa poteva piazzarlo come fratello del bellissimo raoul bova, peraltro eccellente nella recitazione in questo film e amabile nelle sue sfumature.
zingaretti bravissimo, un istrione...cavolo, sa veramente impersonare tutti i tipi.
brava l'attrice che fa la moglie del germano...per poco perchè non posso ricadere nello spoiler qui, comunque amara la realtà, mi ripeterò, dell'edilizia che fa scadere ancora di più il personaggio di germano quando si rivolge al signore straniero che fa l'operaio e che, molto umilmente, aveva evidentemente detto prima di essere un pediatra. dobbiamo rispettare questa gente, specie quelli di quei popoli che hanno la forza, per vivere, di accettare quel prezzo da pagare.
il personaggio della rumena e del ragazzo rumeno, anche loro fanno cadere il personaggio di germano. l'attrice bella e autentica ed il ragazzo genuino, sono aspetti reali della nostra quotidianità ormai. una Roma che non si vede mai, il film non è girato in città, ovviamente, ma che si sente presente nei dialoghi, peraltro fastidiosi perchè le parole sono biascicate sottovoce. Bova sempre bene, anche nella recitazione, come peraltro zingaretti.
germano davvero amorfo, forse il regista voleva questo per sottolineare un tipo senza nerbo ed allo sbando, fatto che si evince anche per il tema fulcro del film dopo il triste evento, ovvero il suo cercare di aver denaro per fare chissà cosa.
la ricostruzione scenica non giova al tutto, poichè le riprese sono davvero troppo strette, spazi angusti che tolgono ariosità alle inquadrature, peraltro intrise da colori smorti, ma forse anche questo era voluto.
abiti di scena brutti, casting peggio, ovvero acconciature quasi assenti, si è ecceduto quasi a voler ripercorrere i tentativi dei ritratti italiani che potevano essere consoni a film come brutti, sporchi e cattivi ma non qui, perchè? d'altra parte il bellissimo bova addirittura all'inizio sembra davvero che sia uno che vive ai margini da pescatore, salvo riscoprirlo poi poliziotto municipale.
un voto a metà mi pare quanto mai adeguato.
il film scorre così e così e ti lascia con una tristezza da pugno nello stomaco.