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9TO5: DAYS IN PORN regia di Jens Hoffmann

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DarkRareMirko     9 / 10  07/03/2010 00:45:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo documentario del tedesco Hoffmann, a tratti davvero agghiacciante, soprattutto quando si tratta di far notare, cosa che comunque avviene anche in molte altre professioni purtroppo (ovviamente prendendo in considerazione altre situazioni), come, anche dopo estremissime scene di sesso, pure di gruppo, la pornodiva di turno riesce ad ogni modo a continuare ad avere un rapporto normale col proprio marito, che magari l'ha pure ripresa in quella stessa precedente scena; scena simile avviene con la coppia (pure nalla vita) Holander/Bauer, che si scambia consigli su come interpretare al meglio una scena di sesso anala prima che la stessa venga girata.

Mi verrebbe da fare un paragone col medico che fà di tutto per salvare il paziente morente, non riuscendosi, ma che poi comunque và a prendersi un caffè probabilmente ridendo e scherzando con altri colleghi.

Argh; questo esser maccanici, come già detto, è presente anche in moltissime altre realtà però.

Interessante poi come il porno può essere diverso nonchè venire inteso in maniera differente a seconda del paese in cui esso viene creato; in America presempio, patria del grande regista John Stagliano (la serie Buttman, i 3 Fashionistas, ecc.), nonchè area formativa per vere e proprie leggende come Nina Hartley, la Jameson, ecc., esso è puro e piacevole entertaiment, mentre in certi paesi europei esso è un lavoro come un altro che si fà, come direbbe il compianto Joe D'Amato, al 99% per esigenze alimentari.

Il film si sofferma molto su Belladonna (una leggenda, la migliore secondo me) e Sasha Grey, vere e proprie icone moderne della pornografia, nonchè, tra gli altri, sul regista Jonni Darkko (La serie Boob Bangers), vera e propia garanzia visiva nel settore.
Entrambe sono macchine del sesso a tutti gli effetti, perfettamente capaci di scindere la loro vita privata dalla loro particolare professione; la Grey poi, appena 18enne, mandò su Internet, al fine di poter entrare nel mondo del cinema per adulti, una sorta di curriculum dove eran indicate tutte le varie pratiche sessuali che era disposta ad interpretare (e non son certo poche, vi assicuro)...

E brava Sasha, che ora lavora pure per Sodebergh e che si è anche beccata, nel 2008, il massimo titolo possibile agli Avn awards.

La Kassin invece, pornodiva russa famosa nel settore, nonchè altro personaggio trattato nel documentario, ha scelto la più comoda e meno impegnativa via della escort dopo circa 8 anni di onorata carriera davanti alla mdp; anche lei comuqnue risulta interessante, soprattutto quando dice che a 18 anni non si conta nulla e che in questo lavoro capita a volte di subire maltrattamenti.

Davvero da rimaner basiti poi quando, a fine film, si scopre che la pornodiva Mia Rose, mi pare, si sia vista annullare l'account di un famoso videogioco di Internet una volta che gli organizzatori di quest'ultimo han saputo che lei lavora per l'appunto in questo tipo di industria...

Puri e schifosissimi pregiudizi/ingiustizie che lascian davvero senza parole; credete davvero che ci sia molta differenza tra queste attrici e le donne che, per diversi motivi, fan le stesse medesime cose magari non di fronte ad una macchina da presa???

O tra loro e donne impiegate in altre professioni (mi verrabbe da dire professoresse, chissà perchè...), magari moralmente più accettabili, che però a volte si dimostrano, in diversi modi, ancora con meno principi e meno valori di queste attrici a tutti gli effetti impegnate nella forma più pura di cinema che possa esistere (spesso ingiustamente demonizzato)?

Direi proprio di NO.

Tornando in prima persona al film, molte le scene di sesso esplicito tratte da film del settore, puro più spinte di quanto film simili han saputo/voluto mostrare (tipo Guardami di Ferrario).

Il documentario è ben girato, ben montato, ben diretto, a tratti realizzato in 16mm, vanta una bella fotografia e delle scritte che usano uno stile molto accattivante ed originale e, molto importante, non si permette di dare giudizi, rimanendo più o meno neutro e lasciando inoltre molte possibilità di dialogo e di espressione ai vari personaggi via via interpellati.

Dimenticavo, il Rocco nazionale fà velocissime comparsate tratte sia da film (Fashionistas: Safado) che da sue apparizioni generali in pubblico, ma avrebbe meritato più spazio, essendo l'UNICA, e dico unica, star del porno italiano ad avere avuto un successo mondiale; molte comunque i nomi tralasciati o trattati non con la giusta attenzione.

Ad ogni modo un signor documentario che tratta in modo molto serio un tema di nicchia.

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