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I RAGAZZI DELLA PORTA ACCANTO regia di Penelope Spheeris

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Angel Heart     9½ / 10  25/03/2010 18:24:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei film più violenti e allucinanti degli anni 80, ingiustamente sconosciuto, e uno sguardo cattivo sull'altra faccia degli adolescenti dell'era reaganiana, quelli emarginati, quelli respinti, quelli non accettati, quelli condannati ad una vita mediocre.
E mentre nei cinema spopolavano commedie su ragazzini idioti e drammoni con i soliti giovani yuppie capricciosi, l'esordiente Phenelope Spheeris (regista da un colpo solo), se ne uscì con questa grandiosa opera rappresentando perfettamente sia il malessere e lo stress subito dai giovani dell'epoca spinti al successo, sia l'evoluzione verso l'autodistruzione di due giovani menti malate, vittime di una società che li rifiuta. E lo fa sbattendo in faccia allo spettatore la cruda realtà, senza censure, senza buonismi.
Il film parte subito in quarta, con un incipit generale dei più spietati serial killer d' America, rappresentati da una foto segnaletica incorniciata, una piccola descrizione al fianco e una voce-off che descrive la psicologia di tali soggetti. Finito questo, lo sfondo dello schermo si oscura, e mentre compare il titolo del film, due cornici vuote appaiono subito sotto, mentre la voce ci informa che questi individui erano persone apparentemente comuni e normali, persone come un padre di famiglia, un amico, il ragazzo della porta accanto...
Il film poi si sposta in una piccola cittadina americana, dove due adolescenti, Roy e Bo, stanno per diplomarsi.
Ma c'è qualcosa di strano: si divertono con scherzi macabri, ridono delle disgrazie altrui, e si autoinvitano alla festa organizzata per la sera da un loro compagno.
Dopo averla rovinata, nella stessa sera, alla prospettiva della vita che li attende dopo la scuola (la fabbrica, dato il ceto sociale dei due) decidono di godersi un'ultimo indimenticabile weekend a Los Angeles. Caricati due bagagli in croce, prendono la macchina e partono. Ed è durante il viaggio che ci rendiamo conto della rabbia e della frustrazione che si insinua da temopo nei due, sopratutto in Roy, un mix di emozioni destinato ad esplodere.
Arrivati a Los Angeles tutto ha inizio: l'equilibrio mentale si rompe, e quello che doveva essere uno spensierato weekend di divertimento degenera pian piano in una spirale di violenza gratuita e omicidi insensati. Ormai i due hanno raggiunto il punto di non ritorno, e non c'è più nulla che li possa fermare...
Non aggiungo altro. Un film grandioso e scioccante, una critica alla società e un thriller impareggiabile limitato solo nel basso budget e nella recitazione di alcuni scarsi attori. Ma le immagini sono di forte impatto emozionale e visivo, difficili da dimenticare, la colonna sonora punk-rock è adattissima, e manco a dirlo, Charlie Sheen è mitico in questo ruolo, anche se ancora un pò acerbo. Ma la vera rivelazione qui, che ci crediate o no, è Maxwell Caulfield, attore allora a me sconosciuto, semplicemente perfetto nella rappresentazione dell'adolescente emarginato, psicopatico e violento, che mette tutti in ombra e che non ha mai ricevuto il riconoscimento meritato.
Alle persone sensibili, consiglio vivamente di starne alla larga, perchè poche volte si era vista al cinema una violenza così inaudita.
Un film agghiacciante, e che fa riflettere.
Consigliatissimo

Un paio di note personali importanti:
1) Non credo di aver mai sentito in un film un linguaggio così spinto, volgare e pieno di parolacce. Complimenti al doppiaggio italiano, superbo.
2) Se vedete il DVD, non compratelo, è completamente censurato sia nella violenza che nelle parolacce. A meno che non interessi il trailer cinematografico...
se invece trovate la VHS della Avo film, compratela subito!!!