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NORD regia di Rune Denstad Langlo

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  26/11/2010 14:01:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo essersi diviso dalla sua compagna il depresso Jomar passa le sue giornate presso una stazione sciistica,di cui è custode decisamente apatico.Avendo appreso di essere padre di un bimbo di quattro anni decide un po' per senso di responsabilità e un po' perché costretto,lo stabile dove risiede va in cenere causa un incidente domestico,a percorrere in motoslitta i quasi 900 km che lo separano dal luogo in cui stanno il bimbo e l'ex-amata.
Malinconico e venato da una sottile comicità surreale "Nord" sfrutta la consolidata formula del viaggio come appiglio per ricominciare,per riallacciare rapporti o comprendere alcune sfumature sino ad allora sfuggenti.Il regista Rune Denstad Langlo riesce comunque a infondere un tocco amabilmente inconsueto all'opera,innanzi tutto sfruttando le fredde e innevate lande norvegesi come ambientazione singolare e alienante,quindi cesellando un desolato quadro umano del quale fanno parte, oltre al protagonista errante, le persone che incontrerà sul suo cammino.
Un'adolescente confinata insieme alla nonna in una casa isolata dal resto del mondo,uno strambo giovane cui piace ubriacarsi in modo estroso,un vecchio saggio che vive su un lago ghiacciato,tutti individui che beneficeranno della presenza del corpulento Jomar e dai quali egli stesso imparerà ad affrontare i propri problemi accorgendosi che il mondo circostante gli rassomiglia più di quanto potesse immaginare.
Fatti i dovuti distinguo sembra che la sceneggiatura peschi da "Una Storia Vera",alcune affinità con il capolavoro di Lynch non passano inosservate,mentre il finale aperto potrebbe deludere.
Langdo però preferisce chiudere limitandosi a mostrare solo il primo passo di quello che sarà un nuovo cammino.