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SCONTRO TRA TITANI regia di Louis Leterrier

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Marv91     7 / 10  12/04/2012 16:40:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi ha sempre affascinato la mitologia greca, in questo caso stiamo parlando del mito e dell'impresa di Perseo, in "Scontri tra Titani" (remake del film omonimo) il mito è però pesantemente modificato e risultano esserci parecchie incongruenze

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER , ma film del genere devono essere visti con il cervello spento e senza aspettarsi chissà quale trattato filosofico. Questo Peplum moderno è stato realizzato solo per intrattenere il pubblico con azione ed effetti speciali e per far avvicinare i ragazzi alla mitologia, sotto questo punto di vista il film intrattiene molto bene, l'azione è frenetica e ben dosata e gli effetti speciali sono ben fatti e vedere in carne e ossa e ben fatti personaggi della mitologia greca come Caronte, le Arpie, le Graie e soprattutto Medusa, raffigurati in passato solo sui dipinti o al massimo in film datati, visivamente fa un certo effetto.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici: la regia di Leterrier è molto ordinaria, pulita e senza movimenti frenetici della telecamera, la sceneggiatura sarà stata scritta in 4 giorni da un ragazzino di 16 anni, i costumi vanno dal buono (le armature dei guerrieri, gli scudi e i vestiti della gente) al ridicolo (le armature stile Saint Seya degli Dei), le scenografie invece sono molto curate, buone anche le musiche. Passiamo agli attori, il monoespressivo Worthington è poco adatto nel ruolo di Perseo (poi rasato non centra una cippa!), Neeson sottotono nel ruolo di Zeus e Gemma Artenton nel ruolo (in)utile della guida (o tutorial) Io, si salvano solo Ralph Fiennes nel ruolo di Ade (anche se in realtà, il Dio Ade non è mai stato un cattivo, ma più un dio freddo, schivo e distaccato) e la bella Alexa Davalos nel ruolo di Andromeda.
Di Titani nel film se ne vede solo 1 (manca il Titano Atlante ma forse non è stato inserito per motivi di budget, almeno credo), ovvero il grande Kraken metà-piovra e metà-mostro (che però sarebbe stato corretto chiamarlo Ketos o Ceto, visto che il nome Kraken fa parte della mitologia norrena e non greca), il Kraken dura neanche 5 minuti, ma questa volta gli sceneggiatori sono rimasti (stranamente) fedeli al mito di Perseo; eh sì, sarà un fatto strano, ma nel mito originale Perseo si è sbarazzato del mostro marino senza alcuna fatica.
Alla fine questo film-videogame è stato realizzato per tutti gli amanti del Peplum mitologico e dei videogiochi stile God of War, due ore passate all'insegna dell'intrattenimento con mostri e dei, anche se si poteva (e doveva) fare qualcosina in più. Sto dando mezzo punto in più per la scena con la Medusa, decisamente ben realizzata.