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VIRIDIANA regia di Luis Buñuel

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Invia una mail all'autore del commento wega     10 / 10  02/01/2009 17:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film è sconvolgente, Il compendio/blasfemia di oltre un secolo di cinema. "Viridiana" è la sublimazione del pensiero religioso, l' Anticlericalismo in funzione questa volta dell' altro sesso: la donna. In quest' ultima frase si può benissimo notare una contraddizione di fondo, ma che rappresenta l' anima del cinema bunueliano. Come ateo, e come uno che non ha mai letto la Bibbia o praticato se non passivamente, è possibile che mi riesca più difficile di altri nel cogliere tutti i particolari blasfemi appunto di questa pellicola. Ma non posso non aver notato certe cose. Viridiana è una suora devota che verrà però comunque allontanata dalla Chiesa stessa, esclusivamente per una questione di soldi (altro tema base di Bunuel soprattutto successivamente con "Il Fascino discreto della Borghesia" e "Quell' oscuro Oggetto del Desiderio"); e se il Clero già ai tempi della società d' Antico Regime godeva degli stessi diritti della Nobiltà solo per i soldi che aveva a disposizione -e non è ben chiaro come- qui la Chiesa da Bunuel, viene mostrataci quindi, nè più nè meno come una qualunque altra società lucrativa della nostra era. Un altro elemento controverso è che Viridiana appare in tutta la sua prorompente bellezza e sensualità, nel modo con cui si toglie la calza, nel modo con cui si scioglie i capelli allo specchio, ed è una donna che proverà, senza comunque riuscirci, a mungere del latte di una va.cca dalla mammella che sembra un vero e proprio pene, lo toccherà, lo impugnerà; veramente ardito. Viridiana una volta esclusa dalla Chiesa cercherà di ospitare un gruppo di vagabondi, reietti della società, mendicanti, fedele alle proprie genuine intenzioni, ma come per Nazarin tutto questo si tramuterà in un fallimento, allontanando sempre più la figura dell' uomo inteso come essere umano, da una coesistenza con il cattolicesimo. Ancora più sconvolgente, anche per me, la "fotografia" con la sottana del banchetto, fedelissima riproduzione dell' Ultima Cena di Leonardo, ed il finale mette alla berlina la borghesia in generale. Superbo B/N ancora una volta del direttore della fotografia Gabriel Figueroa, immergendoci in un 'atmosfera mistica che risalta il bianco candore della novizia. Imperdibile.