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VIRIDIANA regia di Luis Buñuel

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Tumassa84     10 / 10  30/05/2009 14:57:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A mio avviso il tema centrale non è l'anticlericalismo (comunque evidente), bensì il superamento e l'anacronismo dei valori antichi (soprattutto quelli cattolici) nel mondo moderno. Questa trasformazione della società è simboleggiata dal percorso interiore di Viridiana. Ella subisce una prima "contaminazione" dal mondo nella sua iniziale permanenza nella villa (memorabile la scena della mungitura con la mammella/pene), in seguito alla quale decide di lasciare il convento. Da questo momento in poi decide di operare da sola, ma sempre legata alla moralità cristiana, che si dimostra completamente fallimentare in una società corrotta dove per il lusso e per i soldi si è disposti a uccidere e a tradire i propri stessi salvatori. La critica di Bunuel è ferocissima anche contro il popolino e le classi più umili, e a questo proposito è molto significativo il personaggio con la malattia al braccio: basta vedere uno che sta messo un po' peggio di loro, che gli altri mendicanti non esitano a emarginarlo ed umiliarlo. E il momento in cui questi mendicanti irriconoscenti e meschini vanno a comporre l'ultima cena, che simboleggia uno dei punti più alti della cultura cristiana e medievale in cui crede Viridiana, si ha il crollo totale di questa cultura. Ciò che segue ne è la conseguenza, e di fronte all'evidenza Viridiana non può che arrendersi e accettare la cultura moderna. Ella si mette così a giocare a carte con il figlio dello zio, il personaggio che più di ogni altro rappresenta la società moderna, come dimostrano il continuo conflitto con Viridiana e la sua volontà di rinnovare la villa ereditata. La bambina butta nel fuoco la corona di spine, e là dove era riecheggiata sempre la musica classica si sente per la prima volta un rock 'n roll: il superamento è completo.