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VIRIDIANA regia di Luis Buñuel

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david briar     10 / 10  30/01/2016 13:57:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro film analizzato fino all'eccesso, ho persino studiato una monografia di Biosca interamente dedicata a "Viridiana". Ogni inquadratura è al posto giusto, i movimenti di macchina sono funzionali. 372 inquadrature perfettamente studiate per rappresentare il percorso di una ragazza costretta dal mondo reale a conoscersi, e a diventare donna. Silvia Pinal è bellissima e bravissima(4 anni dopo, secondo l'atteggiamento antifrastico del regista, sarà il diavolo in "Simon del deserto),fra i mendicanti(furono vestiti con abiti di veri mendicanti che abitavano sotto un fiume) si ricorda Luis Heredia, con cui Bunuel aveva già collaborato in Don Quintin el amargao(1935).
Intertesti religiosi provocatori, corde che assumono significati diversi a seconda dell'affettività con cui vengono caricate, oggetti comuni inquadrati come college surrealisti, citazioni pittoriche provocatori, incarnazioni fantasmagoriche: Viridiana è tutto questo e molto altro.
Pur non essendo uno dei registi più citati nel cinema, dal surrealismo(a cui è sempre stato fedele come linea morale) al periodo messicano, passando per Viridiana, fino ad arrivare all'ultimo acclamato periodo europeo in cui vinse anche un Oscar, sono sicuro che Bunuel sia uno dei registi più influenti. Le sequenze che riguardano l'attività onirica non possono prescindere da lui, così come certi film sottilmente provocatori europei(Ida e La vita di Adele, per citare esempi recenti). Ma anche tre sconosciuti come David Lynch, Roman Polanski e Marco Ferreri non possono prescindere da lui..