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INCEPTION regia di Christopher Nolan

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axel90     7 / 10  25/09/2010 11:02:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di strada sotto i ponti dopo il bellissimo Memento Nolan ne ha fatta, e parecchia anche. Dopo aver rivisitato la saga di Batman e aver dato vita a stupefacenti scontri tra prestigiatori nella Londra Ottocentesca, si è cimentato nella sua fatica più immane: Inception. Dopo aver taciuto e non aver fatto trapelare una benché minima notizia, Inception si presenta come un film innovativo, che scardina gli stilemi di un cinema d'azione che raggiunge il suo apice attraverso uno spettacolo visivo incredibile e una trama astrusa e complicata come se ne vedevano poche in giro (sempre parlando in merito ad un blockbuster che doveva fare cassa).

Inception però è solo questo: puro intrattenimento. Non voglio dire che la questione sogni, realtà, paradossi, scale di Penrose, sensi di colpa e totem sia assolutamente ininfluente, ma diciamoci la verità: da uno come Nolan era difficile pensare che cadesse così in basso con un'idea del genere.

Teniamo conto che la mente deve essere svuotata, che il film è un susseguirsi continuo di sparatorie, combattimenti, esplosioni, inseguimenti e via discorrendo, il pretesto narrativo di primo acchito è originale e interessante, come se ne vedevano pochi al giorno d'oggi. Impiantare un'idea nella mente umana. Cosa molto bella, se non fosse per il fatto che in quasi 2 ore e mezza di film Nolan si concentri quasi unicamente ad uno spettacolo visivo che mina la profondità di una trama che già difficilmente sta in piede, Nolan la tiene giusto giusto in equilibrio. Secondo il suo parere il sogno non è pura immaginazione creativa, ma il ricreare dalla memoria o dall'uso comune che abbiamo di vedere il mondo circostante. Nel sogno non si può spiazzare, fare quello che si vuole. Si deve sottostare a legge matematiche e fisiche che ne impediscono la libertà completa. Nel sogno tutto quello che ci sta a cuore è espresso sottoforma di metafora, così anche la custodia dei nostri segreti è rappresentata attraverso un caveau o una cassaforte. Il mondo onirico di Nolan è un concetto puramente astratto che si basa sulla concretezza del mondo reale, è come il mondo reale è concepito attraverso regole che ne amministrino la giusta funzionalità e lo preservino dalla minaccia di intrusi. Partito da questo concept era interessante, poi aggiungerci situazioni affascinanti e così ben studiate ha reso tutto migliore. Non c'è minuto che passi che si possa avvertire pesantezza o noia: l'incalzante ritmo unito ad una colonna sonora che a tratti diventa ridondante non permettono di chiudere occhio.

Ciò di cui Nolan non ha fatto conto è… tutto il resto. Ok, scene spettacolari è tutto, trama godibile e buon punto di partenza. Poi? Non so se solo io l'ho sentito, ma tipo già dopo 2 ore ero immensamente stufo di quei combattimenti e esplosioni a profusione che sembravano non finire mai. Il tutto limitato a puro spettacolo alla fine scassa pesantemente. Altre pecche sono dovute ai personaggi: a parte Cobb e Mol (i personaggi interpretati da Di Caprio e la Cotillard) gli altri sono semplici macchiette senza un minimo di esplorazione psicologica, gente che non si capisce il motivo finale di questa partecipazione ad un lavoro di estrazione. Cosa fanno? Perché lo fanno? Ah… oltretutto siamo anche ad un livello di recitazione giusto sufficiente: a parte Di Caprio e Watanabe, gli altri sono al limite della guardabile, con Marion Cotilliard che passa da isterica pazza a moglie amorevole in poco meno di 5 secondi. Altra pecca, riscontrabile in tutti i film di Nolan, è una mancanza di tatto nelle scene più emotive, quelle in cui dovrebbe trasparire con maggiore forza e vigore. Il tutto è dettato secondo una regia solida ma fredda, uno svisceramento maniacale quando si tratta di spiegare cosa sta succedendo nel sogno ma una prolissità incredibile quando si tratta di dover entrare nella psicologia dei personaggi. E anche Cobb no fa eccezioni: il rapporto con la moglie a tratti mi ha messo in serio dubbio, optando a pensare che forse il nostro caro Christopher non sia un talento sotto questo punto di vista. Poi ci metti qualche scenetta divertente, tante forzature, ralenty lunghissimi e un finale che lascia nel dubbio. Finale tutto sommato prevedibile ma ben girato.

Parlare di delusione? No, dopotutto era quello che mi aspettavo, puro intrattenimento unito a qualche idee geniale e intelligente. Poi Nolan e la stampa americana l'aveva presentato come un film rivoluzionario. Forse si, forse no. Lavoro attraente ma incompleto.