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THE TWO FACES OF EVIL regia di Alan Gibson

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Jolly Roger     7 / 10  25/03/2013 21:03:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un uomo con un impermeabile giallo.
In piedi, immobile. Col cappuccio giallo dell'impermeabile calato sul volto, tanto da nasconderlo quasi totalmente.
Una giornata piovosa.
Una famiglia viaggia su una macchina rossa, su una strada che attraversa il bosco. Il padre al volante, il figlioletto al suo fianco, la madre sul sedile posteriore.
L'incappucciato giallo si trova in posizione pericolosa a bordo della strada, sulla traiettoria dell'auto.
Il padre, per un soffio, riesce ad evitarlo. La macchina sbanda e si ferma.
Il padre innesta la retromarcia….è contento di aver evitato l'incidente, vuole chiedere all'incappucciato se è tutto ok, offrendosi di dargli un passaggio in auto.
L'incappucciato non risponde. Sale sull'auto, il figlioletto va dietro. L'incappucciato si siede sul sedile anteriore vicino al padre.
Il padre gli domanda dove egli sia diretto. Ma lui non parla.
Bofonchia qualcosa, ma non sono parole. Sono versi.
Grugniti.


Ho l'onore di commentare questo gioiello del 1980, Le Due Facce Del Male, episodio numero 12 della serie House of Horror, della casa produttrice Hammer, proiettato nel 1981 in Italia in prima serata.
Bei tempi!
Io avevo 5 anni :-) e tutti i venerdì vedevo questa serie horror col mio nonno. Già! Raccontavo ai miei genitori che sarei andato a dormire dai nonni che stavano nell'appartamento confinante, il che era ovviamente una bugia. In realtà mi piazzavo sul divano col nonno, si spegnevano le luci, si accendeva la tv e via: Horrorino!
Tuttavia, al di là delle infantili e divertite curiosità di quell'età nei confronti del mondo horror, questo episodio n. 12 finì in realtà col terrorizzarmi a morte. Mi scioccò così tanto, che oggi che l'ho rivisto, dopo ben 32 anni, lo ricordavo così bene, così dettagliatamente, come a volte non mi succede per film che ho visto poco meno di un mese fa. Quella figura dell'incappucciato con l'impermeabile giallo si ficcò in profondità in qualche posto della mia mente bambina, per resistere lì, nonostante il trascorrere degli anni, assumendo le sembianze della rappresentazione, immutabile, dell'orrore più cupo, del Male.
Devo dire grazie a internet, per avermi dato la possibilità di ritrovare questo gioiello dopo una ricerca non facile e nemmeno breve…non so quante googlelate ho fatto, scrivendo "impermeabile giallo", "auto rossa", perché ovviamente non mi ricordavo il titolo di questo film... finché non ho scovato un forum in cui si discuteva proprio di questo argomento!

Rivedendolo oggi, Two Faces of Evil non ha perso nulla di quel fascino di allora. L'atmosfera cupa, la storia cupa, la colonna sonora cupa. Quell'aria maligna che permea il film. Pur partendo da un episodio iniziale molto semplice, cioè una famiglia che dà un passaggio a un personaggio inquietante, la storia prende subito pieghe assolutamente diverse, fino ad un finale che realizzerà una delle più inconsce, ma anche più profonde e tremende, paure dell'essere umano.
Già. Rivedendolo oggi, Two Faces of Evil non ha perso nulla di quel fascino di allora.
La mia vita lo ha perso.
Da solo sul divano, ho appena visto questo film in streaming su un portatile mentre cenavo. A essere sinceri, questo film non è neanche poi questo gran capolavoro…probabilmente le impressioni di quando lo vidi, da bambino, lo avevano semplicemente ingigantito. Ma non fa granché paura.
Anzi, mi convinco sempre più che non me ne frega niente di averlo rivisto. Alla fine non era questo film ciò che ho cercato così insistentemente. Era qualcos'altro.
Cercavo semplicemente, aiutato da quel tipo con indosso quel ridicolo impermeabile giallo, di rivivere quella sera di molti anni fa, e di molte altre sere splendide, uguali a quella, che non torneranno mai più.
Credo anche che l'esperimento sia riuscito in pieno. Almeno a giudicare dalla malinconia che ora c'ho addosso.