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L'AMANTE (1970) regia di Claude Sautet

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atticus     9 / 10  21/06/2011 00:36:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo il titolo italiano non rende l'essenza vera del film, che parla appunto delle 'cose della vita' che si cercano, che si perdono, che si rimpiangono.
Un film letteralmente straordinario, la summa della poetica di Sautet, capace di passare tra stati d'animo differenti attraverso una struttura piena di rimandi tra presente e passato (e immaginazione) senza mai perdere di vista né le psicologie dei personaggi né le sfumature di una storia a prima vista abusata ma in realtà indagata nel profondo, con una sensibilità e una raffinatezza che stringono il cuore.
"Non so amarti, non so parlarti, ma so andare via" e poi "ti lascio", ma prima "mi ami perché sono qui ma se dovessi attraversare la strada per raggiungermi rinunceresti", e così via in queste strade dei sentimenti che porteranno ad un incidente inevitabilmente decisivo.
Memorabile tutta la parte finale, il bilancio di una vita nel delirio dei sensi, struggente la corsa dell'amante Romy in ospedale e la scelta della moglie Massari di strappare la lettera d'addio.
Attori in totale stato di grazia, impensabile un altro cast: Piccoli è davvero magistrale così come la malinconica Lea Massari, e Romy Schneider era un miracolo di bellezza e talento, l'ansia dell'attesa e la paura dell'abbandono si riflettono in uno sguardo indimenticabile.
Capolavoro, da ritrovare ad ogni costo.
Rifatto da Mark Rydell nel deludente "Trappola d'amore" (che poi era il titolo del romanzo da cui è tratto).