Compagneros 7 / 10 05/07/2016 17:07:43 » Rispondi Buon film. La chiave interpretativa del film è nel mito di Sisifo di cui si parla (e ri-parla) nel film. Sisifo è condannato a ripetere eternamente la medesima pena in un circolo infinito di eterno ritorno. Purtroppo, quando si gioca coi loop temporali si creano dei paradossi. Anche se l'idea non è proprio originale, è un buon horror, piuttosto godibile.
Ad esempio: le chiavi che Jess trova sulla nave sono le chiavi che a lei stessa cadono, quindi, originariamente, le chiavi che erano andate perdute sullo yacht, come sono finite sulla nave? Quando il loop ha inizio, come saltano fuori le chiavi che dovrebbero essere in mare? Inoltre, le tracce dei vari loop permangono in certo modo: cadaveri, collanine, foglietti, carcasse di uccelli, ecc. Ma altre scompaiono: Jess si ritrova a dover scrivere col sangue sul vetro anche se quel vetro avrebbe già dovuto recare con sé le tracce dei loop precedenti; l'ascia con cui Jess getta fuoribordo l'incappucciata è la stessa con, tornata magicamente a posto, con cui viene lei stessa gettata fuoribordo; per non parlare della coscienza di Jess...