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LA VALLE DELLE BAMBOLE regia di Mark Robson

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atticus     6½ / 10  31/03/2010 00:20:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un prolisso polpettone melodrammatico sul prezzo del successo che all'epoca riuscì a destare anche un certo scalpore. A voler essere franchi, già allora questa patinata accusa al disfacimento umano perpetrato tramite pillole, alcol e stupefacenti nel dorato mondo dello show business suonava fin troppo familiare agli spettatori affamati di riviste scandalistiche e il clamore sollevato poteva provenire solamente dal perbenismo ipocrita di un'America che non accetta i suoi mostri.
In ogni caso, lo spaccato di vita tra sogni e fallimenti riesce a trovare una sua rozza ma efficace linea narrativa, non tanto nella noiosa prima parte quanto nella seconda, in cui le personalità ormai mutate si affermano in tutta la loro potenza sullo schermo. Gli stereotipi non sono pochi e a volte è impossibile trattenere qualche sorriso, ma il film a suo modo funziona, anche grazie alla robusta regia dell'esperto Robson, qui capace di inattese soluzioni visive, alle interpretazioni curiosamente profetiche del cast (Patty Duke, indimenticabile handicappata in "Anna dei miracoli", sarà davvero dipendente da alcol e farmaci prima di scoprirsi affetta da turbe mentali; l'incantevole Sharon Tate effettivamente accetterà di interpretare una serie di filmacci europei prima di essere assassinata) e a una confezione eccellente, con John Williams alle musiche e William Daniels alla fotografia.
Un manifesto di speranze, dolori e vanagloria ancora godibile e attuale, distrutto dalla critica del tempo e immeritatamente dimenticato.