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SHADOW regia di Federico Zampaglione

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76eric     8 / 10  07/07/2012 00:33:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appena finito di vedere...., beh, è una pellicola ultracitazionista, a ( quasi) ogni fotogramma fà venire in mente questa o quell' altra pellicola, persino il video Karma Police dei Radiohead.

Tralasciando alcune situazioni un pò improbabili, clichè triti e ritriti e tempistiche su a chi tocca prima e a chi dopo, ( tanto a queste cose abbiamo fatto il callo) è sorprendente come Zampaglione riesca ad incastonare in così poco tempo l' orrore sconvolgente che può provocare un conflitto, in un incubo tipico da film horror dove sempre il tema della guerra ha il suo filo conduttore.

E qui veniamo al sinistro figuro di Mortis, l' immagine della Morte, colui che si vendica (?) di coloro che hanno ucciso a sua volta, i soldati. Ma chi è costui? Molto azzeccato il contrasto dato dall' immagine emaciata che ricorda molto (ahimè) la condizione delle vittime dell' olocausto, e l' ospedale bunker sotterraneo, teatro di esperimenti genetici (?), dove non è un caso che il giovane protagonista ritrovi dei reperti legati al periodo nazista.
E' così che Zampaglione, per l' incubo di David, sceglie i suggestivi boschi del tarvisiano, ed immagina questo sperduto bunker nel quale, prima della parte finale rivelatrice, non ci fà capire se il villain sia stato un mancato provetto Mengele o un solitario superstite agli orrori nazisti, pronto a ripagare con la stessa moneta coloro che ne invadono il territorio.
Fatto stà, che era da parecchio tempo che non ricordavo un boogey-man degno di nota, ed il volto inquietante di Mortis, la sua mimica facciale, lascia il segno. Eccellente l' attore che lo impersonifica.

Fantastica l' immagine che trasuda sporcizia e malsano data dai corridoi dell' ospedale scavati nella roccia, un plauso alle sonorità che accompagnano alcune immagini del film. Musiche davvero ben fatte e dosate, che ricordano vagamente il modo nostrano di fare Cinema di genere anni '70.

Ero scettico ed invece per il Cinema italiano questa è veramente una sana boccata d' ossigeno. Bravo Zampaglione, in quest' opera si vede tutta la sua passione per il (nostro) tanto amato genere. E che sia un arrivederci. Mezzo punto in più.