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BEETLEJUICE - SPIRITELLO PORCELLO regia di Tim Burton

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amterme63     6 / 10  24/09/2009 22:11:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema di questo film è la sceneggiatura piuttosto superficiale e gratuita. Vorrebbe essere un film leggero, divertente e dissacrante allo stesso tempo; quindi qualcosa senza tante pretese. La scarsa coerenza della storia e il poco approfondimento dei personaggi fanno gustare meno le gag comiche e la satira che ogni tanto fa capolino e che è la parte più gustosa e valida del film. Poco e male organizzato. Si salva la fotografia e la tecnica registica. Tim Burton al suo primo film d’impegno, si trova a che fare con una storia di poco valore e nonostante ciò riesce a dare un tocco caratteristico fatto di riprese varie e spesso virtuose, atmosfere innaturali, recitazioni estranianti. Insomma il talento di Burton si vede e avrà occasione in futuro con storie meglio congegnate di mostrare il suo valore.
La satira contenuta nel film colpisce soprattutto gli ambienti intellettuali e artistici di New York con la loro vanità, la loro stranezza e stravaganza, con la pochezza accompagnata da una sfrenata sete di notorietà e denaro. Si satireggia anche la moda dark/death, di moda fra i giovani annoiati, figli di gente di cultura, dagli anni ’80 in poi. Di fronte alla vera faccia della morte ci si ritira infatti indietro inorriditi.
Anche i protagonisti “buoni” e “positivi” fanno spesso la figura degli ingenui e degli sprovveduti, insomma anche per loro c’è la dose di satira. Con una situazione (descritta molto superficialmente) di mediocrità e pochezza ha buon gioco la parte furba e cattiva dell’animo umano, rappresentata da Betelgeuse. Lui simboleggia più che altro la parte sporca, cinica, volgare, opportunista della società americana, l’opposto della parte intellettuale. In fondo è un essere che dà fastidio, piuttosto che essere pericoloso. Non s’incastra perfettamente con il resto della storia, resta come un corpo un po’ estraneo, che fa storia a sé.
La satira colpisce anche la salda credenza degli americani nella vita dopo la morte. L’aldilà che viene dipinto da questo film non è poi così diverso in stranezza e malfunzionamento dalla vita reale. Insomma neanche dopo morti ci si salva dalla burocrazia e dallo stress.