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MOLTO RUMORE PER NULLA regia di Kenneth Branagh

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DarkRareMirko     7 / 10  12/12/2015 01:08:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente non l'ho trovata una visione facilissima, vuoi per dialoghi, vuoi per altro; la messa in scena è comunque di elevato livello, ottimi gli attori (bene Keaton, Reeves poco usato) e belle le location.

E' il classico film di Branagh tratto da Shakespeare, bello quanto si vuole ma, come dire, per vederlo c'è bisogno di una certa voglia, di un certo contesto e di una certa propensione.

Valido e comunque non noioso.
hghgg  12/12/2015 14:52:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Restando su Williamone, potresti trovare interessante, se già non lo conosci, il film-documentario di Al Pacino (ottimo attore shakespeariano) "Looking for Richard" basato sul "Riccardo III" e magari chissà anche "Il trono di sangue" (Macbeth) e "Ran" (Re Lear) di Akira Kurosawa che prende Shakespeare e lo unisce in maniera sublime alla cultura giapponese e allo stile del Teatro Kabuki. Una roba meravigliosa perché riesce a non intaccare minimamente la poesia, l'anima e la forza delle tematiche degli originali.

Mi chiedo poi cosa penseresti di un bizzarro (e per me bellissimo) film "meta-teatrale" (che non vuol dire nulla ma vabè) come "Rosencrantz e Guildenstern sono morti" di Tom Stoppard (sceneggiatore di "Brazil" e, purtroppo, "Shakespeare in Love") che prende due personaggi minori di Shakespeare ("Amleto") e li rende protagonisti assoluti. Un film molto bizzarro, magari lo apprezzi, magari no, boh.
DarkRareMirko  13/12/2015 01:49:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se noti il film di Stoppard già lo commentai, trovandolo discreto e fruibile.

Apprezzo la tua analisi, ma purtroppo mi obblighi a risponderti tirando in ballo cose personali; non è un periodo bellissimo (ho una cervicale atroce, problemi coi miei ecc) e purtroppo quasi tutto mi risulta pesante da fare.

Non nego che, in altri contesti, avrei anche apprezzato di più il film di Branagh; non sono riuscito a giudicarlo/vederlo bene per questo che ti ho detto.

Su Shakespeare all'università ci ho lavorato più volte, su altre opere, ma questo Molto rumore... in effetti la conosco poco o nulla.

E' anche vero che il teatro, che non mi fa impazzire, lo frequento pochissimo; insomma, vari elementi mi hanno portato a giudicare superficialmente un film che magari meriterebbe più visioni.

Il tuo intervento era dovuto e a proposito, comunque.
hghgg  13/12/2015 21:46:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avevo notato, non essendo un film facilissimo sono contento che tu non lo abbia disprezzato. Capita purtroppo che alcuni film siano penalizzati da visioni in momenti particolari che non ci rendono abbastanza concentrati sull'opera, credo che sia capitato più o meno a chiunque. Chissà magari un giorno lo rivaluterai.
DarkRareMirko  13/12/2015 23:28:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Branagh apprezzai Frankenstein e Sleuth
hghgg  12/12/2015 14:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dai lo spunto per una piccola riflessione.

Allora, forse il problema è proprio quello di guardare film del genere completamente digiuni di teatro e in particolare delle opere shakespeariane, a tal punto da digerire con difficoltà persino lo stile di una commedia frizzante e vivace come "Much Ado About Nothing". Oppure il problema sta nel poco apprezzamento di tali opere o di tale autore, forse è poco nelle tue corde o in generale di quelli che hanno difficoltà ad approcciarsi con questi film.

Lo dico perché capirei senza problemi se tu avessi definito "visione non facilissima" la trasposizione di Branagh di "Amleto" fedelissima e integrale, 4 ore di film straordinarie se si è appassionati e conoscitori dell'opera originale di Shakespeare ma ostico per uno spettatore occasionale magari anche poco avvezzo ai ritmi e allo stile di recitazione e dialogo del teatro (britannico del XVI-XVII secolo). E qui capirei senza remore.

Ma Much Ado... Vista la fedeltà della trasposizione mi concedo di parlare dell'opera cartacea e del film come fossero tutt'uno per comodità. Insomma al di la dell'essere, come me, appassionati delle opere di Shakespeare questo lavoro è di una fruibilità pazzesca, mi spiace che tu ti limiti ad un "non noioso" che sembra una minima concessione ad una delle commedie in realtà più vivaci e ritmate mai scritte (per dire, l'infinitamente più moderna "Colazione da Tiffany" che a me piace anche tanto, ha 10 volte meno ritmo) senza mezzo secondo di stallo o di calo. I dialoghi, sia nella scrittura che nello stile, sono tra i più moderni (sempre calcolando almeno un minimo di adattamento per il cinema da parte di Branagh, minimo però) che io abbia mai sentito ed è roba di fine 1500... Freschissimi tutt'oggi, più di tante commedie odierne e guarda che non è sempre così con le commedie di Shakespeare ma questa, che di suo non è nemmeno tra le mie preferite, ti mostra quanto avanti e quanto moderno fosse Shakespeare perché sembra anticipare di 4 dannatissimi secoli la costruzione di ogni commedia romantica cinematografica, è allucinante e certo la trasposizione per cinema per forza di cose rende tutto ancora più netto.

Per carità comunque molto teatrale perché Branagh a questo è sempre molto attento sa riportare divinamente l'idea e la sensazione del teatro in un film però ecco tutto questo per dire che mi fa strano che la visione di questo film, questo specificatamente, risulti così difficile e particolare solo per la sua natura teatrale perché è a mio avviso dannatamente fresca, ritmata e moderna, un piccolo miracolo di scrittura (autore) e trasposizione (devoto interprete) oltre che di recitazione ma almeno quello è innegabile per chiunque.

Ecco ho trovato interessante notare queste difficoltà riscontrate anche in questo film da parte di non appassionati di Shakespeare e/o teatro, non me lo aspettavo sinceramente, mi fa strano, ma lo rispetto.