Giovans91 8 / 10 12/01/2016 12:29:34 » Rispondi Hunger brucia dentro, colpisce duro senza far sconti. Steve McQuenn rende in questo modo un omaggio simbolico, ma sentito, alla figura di Bobby Sands, militante dell'IRA che scelse il martirio per portare avanti i suoi ideali. Registicamente implacabile, in un'atmosfera sospesa sempre combattuta tra la paura e la violenza, tra il coraggio e il dolore. Un'opera sorprendente e disturbante. Un Fassbender eccezionale nel ruolo, e si capisce facilmente come mai sia esploso dopo questo film. Nel suo sguardo c'è una fermezza lucida, il suo corpo è un fascio di nervi e la dieta con cui è dimagrito per filmare la parte conclusiva del film farebbe invidia al miglior Christian Bale. Grandissima la conversazione fatta con un piano sequenza di ben 17 minuti tra Michael Fassbender e Liam Cunningham.