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AFTERSCHOOL regia di Antonio Campos

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  15/07/2010 14:16:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per certi versi potrebbe ricordare "Elephant" o "Paranoid Park",oppure qualche film di Harmony Korine o Larry Clark,considerato che si parla di giovani disadattati e di problematiche tipiche dell'età adolescenziale.Il lavoro di Campos però manca di qualcosa,innanzitutto è di un torpore sfibrante,si rasenta il vero e proprio sadismo nei confronti dello spettatore sottoposto ad infiniti piani sequenza,inquadrature inconsuete e un'azione a dir poco sporadica corredata da dialoghi interessanti ma troppo episodici.
La storia si svolge per intero all'interno di un college americano.Robert,introverso ragazzino ossessionato da video simil YouTube, si trova casualmente a registrare la morte per overdose di due studentesse.La realtà filtrata di questi ragazzi,fino ad allora incapaci di scindere il vero da ciò che scovano in rete,è sconquassata dalla portata della tragedia,non più lontana ed estranea,ma tangibile,non più un fatto da visionare con morbosa curiosità, registrato e diffuso da sconosciuti, ma facente parte di una sfera intima e collettiva.La realtà assume quindi connotati corporei e non più astratti,anche il sesso conosciuto attraverso distorte visioni pornografiche diventa un reale che stride con un immaginario costruito.Gli adulti appaiono solo a fattaccio compiuto,fino ad allora i loro visi sono sfocati o ripresi da distanze considerevoli,come a voler dimostrare l'incapacità di entrare in contatto con un modo di cui non conoscono nulla e che forse non ambiscono neppure a voler comprendere.Coloro che dovrebbero formare,educare e proteggere sono i primi a non assumere comportamenti idonei,ipocriti commedianti determinati a mettere a tacere i particolari più oscuri della tragedia nella speranza di mantenere immacolato il buon nome del college.
Il giovane regista però non mostra la giusta la maturità per affrontare certi argomenti,svilisce il tutto finendo con il proporre una versione artificiosa di ciò che racconta,piegata alle sue ambizioni di cineasta indipendente finito a sua volta schiavo di un meccanismo visivo che non rende una realtà dei fatti attendibile,non per i contenuti,questi importanti e degni di approfondimento,quanto per la messa in scena,volutamente e forzatamente ricercata e quindi irreale,incompatibile con un mondo presentato in maniera eccessivamente asettica e statica."Afterschool" pecca anche nell'indagine dei comportamenti,molto improbabili,sia che possano riguardare l'elaborazione del lutto,la comprensione della morte o la prima esperienza sessuale.Tutto è manierato e ossessivamente racchiuso in una reticenza espositiva che irrita e,cosa ben più grave,non spiega nulla,limitandosi ad una compiaciuta ostentazione.
Clint Eastwood  15/07/2010 15:07:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impressionato dal trailer, era il film che volevo vedere in questo fine settimana ... un "intervento" utilissimo il tuo. Mi fido.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  15/07/2010 16:25:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No,guarda,magari non ero in serata...mi fa piacere che ti fidi,ma non so se hai notato i pareri discordanti...prova a dargli uno sguardo,il tuo parere mi interesserebbe :)
Clint Eastwood  15/07/2010 15:07:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
;-)