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AFTERSCHOOL regia di Antonio Campos

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  16/11/2015 20:25:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per quanto ostenti uno stile fieramente indipendente e in certi tratti questo suo avanti-indietro del piano sequenza provochi irritamento Campos l'esordio lo azzecca nei toni, freddi e ovattati, ritmo lento più lento di quanto muove la mdp verso il campo sonoro che è il parlato stesso perchè come il filmino del protagonista Robert, anche il regista non fa affidamento di accompagnamento sonoro, l'adolescenza che fotografa Campos è scarna di didascalie quelle ce le mettono gli adulti compresa la musichetta da ninna nanna.
C'è un muro o due che separano gli adulti dagli studenti e anche la ricettività di uno psicologo viaggia su binari opposti, Campos svezza l'adolescenza di Robert di eros e thanatos, ma nulla sembra shockarlo al contrario del suo compagno di stanza che non è altrettanto immune (la crisi notturna tra le sequenze più forti del film), Robert è già forgiato da tutto il materiale che si ciba su internet, sadomasochismo, violenza, morte, e le ipocrisie degli adulti gli sono indifferenti, la morale sui porno o sulle memorie delle 2 ragazze dipinte sulla falsariga di ogni morte, con le solite frasi fatte, insomma Campos si vuol far notare, narcisisticamente, ma qualcosa da dire effettivamente ce l'ha anche se con 'Simon Killer', di 4 anni più tardi, ritengo che un passo indietro l'abbia fatto.