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TANGUY regia di Etienne Chatiliez

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  19/10/2006 14:03:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Istintivamente simpatico quanto insopportabilmente "francese", questo film ha avuto nelle sale un successo francamente superiore alla sua portata.
E' un'operina labile, confezionata magari con gusto, che sembra quantomeno opportuna alle logiche della globalizzazione (v. finale), o del sogno borghese (ma non si dice piu' così da trent'anni, ormai).
Il protagonista, un giovanotto vestito da manager ma piu' vicino a un nerd del nuovo millennio che a un Casanova, è francamente antipatico e supponente.
Inoltre, il film non graffia, semmai è arguto almeno quanto basta per vederne un giorno o l'altro il sequel americano.
Indubbiamente diverte, ma alla fine non lascia niente "dentro": è certo che non fa rimpiangere il prezzo del biglietto, ma il tema del figlio che non abbandona la residenza dei genitori, dipendente dalla comodità propria, è trattato con superficialità e (volutamente?) con temi farseschi,
La Azema è una sorpresa come attrice di commedie: se evitasse quell'aria altezzosa e i profumi di Parigi sarebbe perfetta