domeXna79 7½ / 10 29/03/2007 23:34:22 » Rispondi Primo fortunato lungometraggio targato Aronofsky. La pellicola che segna il debutto del giovane regista americano rileva una buona idea di base (la spiegazione del mondo attraverso un sistema matematico), costruita attraverso una particolarissima sceneggiatura ed una location minimalista, cupa, claustrofobia, rarefatta (acuita dalla scelta di girare in bianco e nero) ..la tecnica di ripresa convulsa, le paranoie che si materializzano (ogni disturbo visivo si manifesta in tutta la sua crudezza), l’antinomia tra caos (la malattia del protagonista) ed ordine (le regole numeriche) trovano in questo soggetto tutta la loro più spiccata rappresentazione. Buona la colonna sonora, il ritmo imposto al racconto ed alcuni spunti visionari (chiaro il riferimento allo stile del grande David Lynch), ma poco approfondite alcune tematiche e la storia personale del personaggio principale, anche se questa potrebbe rilevarsi come funzionale al racconto ..molti elementi presenti in quest’opera verranno poi sviluppati ed approfonditi nel successivo lavoro (“Requiem For A Dream”), con un maggior grado di concretezza e consapevolezza. Apprezzabile l’interpretazione della sorpresa Mark Margolis, in un ruolo certamente non facile ..buona la particolare regia di Darren Aronofsky, che se pur ancora legato ad uno stile da videoclip, riesce a far emergere tutta la sua indubbia ma ancora acerba genialità. Un thriller complesso ed affascinate che, se pur con qualche incertezza, risulta decisamente accattivante ..da vedere per chi ama i film “allucinogeni”.