paride_86 2 / 10 20/10/2008 15:39:47 » Rispondi Girato in un bianco e nero sgranato e dotato di un montaggio isterico, "Il teorema del delirio" è un film banale e pretenzioso, che racconta i deliri di un matematico alle prese con delle nuove teorie che potrebbero dare una spiegazione all'esistenza di tutte le cose. La matematica è la scienza della ragione, ma il regista mischia in maniera blasfema (dalla parte della scienza, ovviamente) algebra, Kabbalah, Torah e capitalismo in un miscuglio davvero insensato. Si vede, poi, che chi ha diretto il film non sa davvero nulla di matematica, se pensa di poter argomentare la parte "scientifica" della pellicola nominando disordinatamente (e senza alcuna correlazione logica nella trama) la sezione aurea, la serie di Fibonacci, il pi greco e la spinta di Archimede. La matematica viene ridotta, in questo film, ad una serie di numeretti da prima elementare e viene banalmente decontestualizzata per dare un tono "mistico" al film.
Tutto questo per giustificare la presenza di un numero, composto da 216 cifre, che al tempo stesso è il nome di Dio, la chiave per prevedere l'andamento delle Borse e il codice di autoconsapevolezza dei circuiti al silicio. Ma per favore!!!