julian 7½ / 10 02/05/2010 17:07:17 » Rispondi Riuscitissimo viaggio allucinogeno di Aronofsky all'interno della mente di un genio matematico, infinite volte più schizoide e malato di A beautiful mind forse per il fatto di essere una produzione indipendente a basso costo senza vincoli di richieste del grande pubblico. Lo script, che parte da una presunta razionalità per arrivare all'irragionevolezza più totale dove matematica, letteratura e religione si incontrano, ha qualcosa dell'ultimo Calvino, precisamente quello sperimentale del periodo combinatorio in cui la trama, complicatissima e priva di rigore logico, si scopriva un geniale pretesto per uno stile del tutto innovativo. Anche Aronofsky fa la stessa cosa: semina un Euclide qua, un Fibonacci là, fantastica sulla fin troppo conosciuta sezione aurea, ma non fa che rimarcare lo stile, la regia instabile, la fotografia sporca, il sonoro fastidioso e la perfetta musica techno asfissiante (con contributo di Aphex Twin e dei Massive Attack) che fa da sottofondo. Grandissimo esperimento, esordio di Aronofsky che si conferma un regista da tener d'occhio.