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PI GRECO - IL TEOREMA DEL DELIRIO regia di Darren Aronofsky

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Tumassa84     9 / 10  11/06/2011 08:32:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissimo esordio alla regia di Darren Aronofsky, che ricorda molto quello di Christopher Nolan: non solo vi è in comune un magistrale ed espressivo bianco e nero, ma anche l'ennesima dimostrazione che quando si hanno idee e talento il budget può anche essere bassissimo che il risultato è comunque di assoluto livello.

Il protagonista, Max Cohen, è un genio della matematica ossessionato dall'idea che tutto l'universo risponda a uno schema matematico preciso collegato in qualche modo con il valore del pi greco. Egli è interessato ad applicare le sue teorie sia da un punto di vista materiale, per prevedere i movimenti azionari della borsa, sia da un punto di vista spirituale per riuscire a raggiungere la verità che si cela nel nostro mondo. Entrambe queste sue aspirazioni dovranno scontrarsi con le rispettive autorità in materia: il mondo finanziario di Wall Street e una setta religiosa ebrea, entrambi decisi ad estirpargli i frutti delle sue ricerche per i propri scopi.

Max viene a scoprire che alla base del mondo vi è una sequenza di 216 numeri, che rappresenta la vera essenza di Dio e riuscire a capire la relazione esatta che c'è tra questi 216 numeri ci permetterebbe di riuscire a comprendere qualsiasi meccanismo che sta alla base dell'universo. Tale sequenza, però sembra avere al suo interno un meccanismo di autodifesa tale per cui chi vi si avvicina tende a scottarsi, come Icaro che troppo attratto dal Sole finisce per causare la propria rovina. E infatti, il computer di Max ogni volta che calcola la sequenza di numeri salta per colpa di un misterioso bug, mentre Sol, il maestro di Max che per primo aveva dato inizio alle ricerche, quando arriva alla soluzione ha un infarto. Per Max, invece, avvicinarsi ai 216 numeri comporta mal di testa, tremori, crisi sempre più violente e sempre più frequenti. Fino alla fine, quando dopo il momento epifanico che vede Max arrivare alla verità o forse a un passo da essa, egli prende la drastica decisione di bruciare il foglio con i 216 numeri che gli ha lasciato Sol a costo della propria vita e menomarsi il cervello per poter regredire a uno stato di "beata ignoranza". Per l'uomo, sembra dire Aronofsky, l'unica via è quella di arrendersi e accettare il mondo così com'è, senza indagarlo e cercare di carpirne la verità. Pena la follia.