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STRANGE DAYS regia di Kathryn Bigelow

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Gilles     7 / 10  13/01/2009 23:33:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alle soglie del 2000, una nuova droga è arrivata in città, lo squid, il filoviaggio: riproduzione estesa a tutti i sensi di squarci di vissuto altrui tramite impulsi. Se i ricordi sono fatti per essere dimenticati, lo squid vìola la sacra regola naturale, e pone una questione davvero importante: la percezione soggettiva è sdoppiata, non è più tale. Nella visione molto forte dello stupro, la stupefazione per l'atto dello stupro in sè è accompagnato dalla perversione ricettiva: in un crescendo di suspense, dovuto all'inaspettato superamento di ogni barriera fisiologica, si raggiunge l'estremo di violenza, intuìto, ma mai confessato, se non a cose realizzate, pur nel terrore. Quello che stordisce cioè è la violazione dello spazio privato, inviolabile, sicuro, del soggetto: la sua mente, i suoi pensieri: chi subisce vede essere subito, non solo ne è conscio, ma è anche spettatore di se stesso; il soggetto vive in diretta una replica di sè, dello "spettacolo";il soggetto diventa unico, i corpi rimangono due; il terrore è muto perchè non esiste più la differenza tra soggetto e oggetto; esiste solo l'evento, ma l'occhio che lo guarda è al suo interno. Si vede vedersi, con lo squid, ultimo squallido attracco al presente in sè, pura idea, pura rappresentazione: in quei strani giorni, che preludono ad un futuro peggiore, il soggetto è scomparso e allora tutto è lecito, poichè la responsabilità non esiste più. Ma se i ricordi tornano ad essere quello che sono, la rivolta, la memoria è possibile.