Delfina 4 / 10 18/10/2010 12:05:39 » Rispondi Che dire? Anzitutto, diversi siti di cinema, compreso "Filmscoop", non includono nella scheda del film un fatto fondamentale: a essere rinchiuso nella bara (o meglio cassa) non è un tizio qualunque, bensì un mercenario civile americano in Iraq, il che cambia tutto il contesto del film. Non si tratta più di un giallo-horror, ma di un film di guerra/tortura.
Il film è un perfetto spaccato di propaganda filooccidentale e antiirachena: il mercenario è il solito bravo ragazzo americano dal cuore d'oro, andato lì per sbarcare il lunario, mentre gli iracheni invasi e bombardati sono dei selvaggi terroristi, ignoranti, crudeli e irragionevoli.... peggiori anche degli stessi pezzi grossi dell'industria bellica americana, i quali
si limitano a mentire e ad ingannare per il profitto, mentre gli iracheni (notoriamente fino a prima dell'invasione americana la popolazione più istruita e colta del Golfo) sono raffigurati come torturatori irrazionali e spietati, oltre che ignoranti.
Diverse incongruenze che non starò ed elencare rendono tutta la storia poco credibile... O forse la storia diventa più credibile immaginando che al posto del mercenario "bravo ragazzo" americano ci sia un povero prigioniero di guerra iracheno... come insegnano le torture americane ad Abu Ghraib.
Da segnalare, per finire, anche uno svarione nel tatuaggio latino sul braccio del mercenario intrappolato: "Deo grazia" anziché il corretto "Deo gratia".
Certo chi ha girato il film non era in grazia di Dio, poco ma sicuro.