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REPULSION regia di Roman Polanski

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Macs     7½ / 10  22/09/2018 09:18:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Classicone degli esordi di Polanski, regista che fin dagli albori si è distinto per avere una marcia in più. E' la storia di una mente che si avvoltola su se stessa, prigioniera di una solitudine e alienazione che da mentale si trasforma in fisica come in un rimando di specchi. Questo girare su se stessi che porta a rinchiudersi nel proprio "io" in modo solipsistico, condito da una incipiente e poi dominante attitudine paranoica e allucinatoria, si riflette a livello registico nell'efficace circolarità del film tra la prima e l'ultima scena: la Carol di oggi che si rispecchia nella Carol di ieri, come fosse marchiata a fuoco da un peccato originale che la dannerà per sempre. Il ritmo lento è adattissimo per la storia che vuole essere raccontata, disturbante la colonna sonora con melodie ripetitive e dissonanti che ulteriormente rimarcano la discesa agli inferi della protagonista. Magistrale la scena dello "stupro allucinatorio", completamente silenziosa eccetto che per il ticchettare - anche qui, esterno e al tempo stesso mentale - dell'orologio, freddo e impietoso nello scandire il tempo della follia.