Boromir 7½ / 10 13/02/2024 23:53:21 » Rispondi Il film, che narra la vita di una giovane donna la cui esistenza cambia radicalmente quando verrà a conoscenza dei propri nobili natali, vede l'occhio registico di Polanski esaltare la raggiante bellezza di Nastassja Kinski, per poi farla abbracciare da ambientazioni naturalistiche e costumi d'egregia fattura. Eppure Tess non è solo formalismo kubrickiano in odore di Oscar (fotografia, scenografia e costumi): una volta appagato l'occhio, la mente non può che tornare alle storture di una società retrograda e repressiva nei confronti delle donne, facendo evolvere una storia così intima e malinconica in melò universale su idiosincrasie tutt'ora irrisolte. Un vero esempio di manifesto femminista cinematografico, le cui tre ore di proiezione (va detto, scorrevolissime) richiedono impegno e attenzione.