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LUNA DI FIELE regia di Roman Polanski

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Niko.g     8½ / 10  19/05/2012 17:44:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Oh cieca cupidigia e ira folle"
(Inferno, XII)

Il seme dell'avidità è pronto a germogliare e a devastare il rapporto tra un uomo e una donna, quando le pulsioni e l'istinto prevaricano sul sentimento d'amore, per incanalarsi nell'egoismo (l'amore come "oggetto"), trasformarsi nell'odio (rifiuto dell'oggetto consumato) e infine bruciare nella vendetta e nell'autodistruzione (eliminazione di sé e dell'oggetto). A nulla serve la voce della coscienza, quando non la si ascolta. Quella stessa coscienza che fa pronunciare al protagonista parole inequivocabili: "Mi sentivo come Adamo con in bocca il sapore della mela appena morsa". Il vortice devastante della passione è solo all'inizio.

Regia straordinaria, interpretazioni di altissimo livello (splendida anche la nostra Emanuela Rossi nel doppiare Emmanuelle Seigner). Personalmente, l'eccessiva teatralità del finale mi ha un po' deluso. Mi sarei aspettato un epilogo meno forzato, ma Polanski, dopotutto riesce a dosare perfettamente il pathos, quasi a seguire le tracce proprio della tragedia greca, partendo dalla mimèsi, per giungere alla nèmesi e alla catarsi finale.