caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MONTY PYTHON: IL SENSO DELLA VITA regia di Terry Gilliam, Terry Jones

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ULTRAVIOLENCE78     7 / 10  03/01/2009 20:55:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grosse risate non ne ho fatte, ma devo ammettere che questi Monty Python hanno delle trovate geniali.
Con questo lungometraggio, che si presenta come una sorta di assemblaggio di sketch sulla falsa riga di quelli televisivi, i sei mattacchioni britannici si propongono l’arduo obiettivo di penetrare il senso della vita, così come anticipato nell’”incipit”, ove si vedono sei pesci –con le sembianze dei protagonisti- nell’acquario di un ristorante chiedersi, dopo aver visto un compagno finire cotto nel piatto di un avventore, quale sia il significato della vita.
Molte le scene degne di nota, nelle quali si mettono in risalto la stupidità e l’ottusità dell’uomo, esemplate da dottrine (vedi quella cattolica che demonizza l’uso del profilattico, con la conseguenza di eccessive e debordanti nascite di innumerevoli soggetti destinati ad una vita grama) e regole (come quelle sull’educazione sessuale e militare) vacue, che non solo non contribuiscono a dare un senso all’esistenza, ma la svuotano di qualsiasi pulsione naturale. Ma i momenti più significativi sono quelli che riguardano, da un lato, una coppia di coniugi in un ristorante dove vengono servite pietanza a base di “conversazioni”, e dall’altro i componenti il consiglio di amministrazione di una multinazionale: momenti nei quali i Python sottolineano l’inclinazione inveterata delle persone a discutere sempre e solo di c.a.zz@te, disperdendo e dilapidando la propria capacità critica.
Alla fine il significato della vita non viene ovviamente scoperto, se non –provocatoriamente- attraverso i soliti messaggi banali: quelli stessi messaggi inflazionatissimi nel periodo natalizio, il quale si eterna nell’immagine di un Paradiso in cui è sempre festa.
Argomenti importanti che vengono trattati frettolosamente e con molta leggerezza. Ma alla fine, comunque, il film fa riflettere (si spera…).

In un ospedale moderno si assiste a un parto.

La Puerpera: “E’ un maschio o una lei?”
L’Ostetrico: “Non pensa che sia ancora presto per imporgli dei ruoli?”
ULTRAVIOLENCE78  03/01/2009 21:01:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Quegli stessi messaggi", non "quelli...".