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A BETTER TOMORROW 3 regia di Tsui Hark

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Maniac Cop     8½ / 10  10/07/2011 15:14:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci troviamo di fronte a un film particolare. A causa di contrasti, Tsui Hark dirige questo terzo capitolo della saga inaugurata da Woo, che si rivela essere piuttosto un prequel che mostra l'origine dell'abbigliamento di Mark (Chow Yun-Fat): gli occhiali e cappotto scuri che furono al centro di una moda esplosa col prototipo. Tale prequel è ambientato nella Saigon del 1974, quindi lo sfondo è quello della guerra in Vietnam che ha segnato menti e destini. Un triangolo amoroso (riscontrabile anche in Once a Thief di John Woo, uscito 2 anni dopo) sullo sfondo della guerra in Vietnam, con una donna influente (personaggio quasi impossibile in un film di Woo) che aiuta i 2 protagonisti a lasciare il Vietnam in compagnia del loro zio e padre rispettivamente; quasi fosse una versione moderna di Casablanca. Le scene d'azione non sono preponderanti in questo film (tuttavia durezza e violenza non mancano), eccetto il fascinoso finale di sparatorie e inseguimenti nell'edificio distrutto, momento di azione esaltato dalla componente mélo e fatalista. Hark riduce iperrealismo e geometria di Woo e si concentra sulla struggente storia d'amore, che occupa una parte considerevole della storia e risulta l'elemento vincente. Quindi, lasciamoci trascinare da questa storia su interessi personali, amori travagliati e destini segnati. L'originalità del primo capitolo, tuttavia, è un'altra cosa. Come è stato scritto, potere del cinema hongkonghese di una volta. Un grande peccato però non poter visionare la versione taiwanese di 145 minuti, cioè la più completa in circolazione.
Maniac Cop  10/07/2011 18:21:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Citavo Casablanca ma il film diventa anche una sorta di Jules e Jim