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GLI SPIETATI regia di Clint Eastwood

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PetaloScarlatto     10 / 10  08/06/2007 12:18:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei più grandi rappresentati del genere Western, che ha fatto al fortuna con la triologia del dollaro, all'inizio degli anni '90, periodo non certo fecondo per il genere, tira fuori un ennesimo capolavoro dal suo cilindro.

Probabilmente Eastwood è più bravo come regista che come attore, nonosatnte le sue interpretazioni impassibili abbiano fatto al fortuna dei film di Leone e di altri sparsi fra selvaggio west e carcere duro ( fuga da alcatraz, in primis ).

Eastwood attraversa tutti i generi, dietro la macchina da presa. La commedia, con esiiti alterni, il dramma biografico ( nel bellissimo Bird ), il dramma giudiziario, il voler raccontare le ingiustiuzie sociali perpetuate dai potenti.

Aveva già girato western, Eastwood, una sua personale e riuscita rilettura del mito del west, rendendolo violento e carnale.

Eppure, ben lontano dagli anni della gioventù, uomo di mezz'età, dopo un mucchio di pellicole buono / ottime decide di fare sul serio.

E racconta il west così com'è veramente.

Un luogo di vigliacchi, put.tane, di fango, di pioggia, di non eroi.

Disintegrando il genere che lo ha reso famoso, Eastwood apre il cuore ai suoi fans e a chi ama J. Wayne ( io non particolarmente ), tuonando, ma sottovoce; così è stato.

Altro che gente nata colla pistola fra le dita. Qui si racconta di miopia, di bersagli mancati a una decina di metri e altre "amenità" che farebbero impallidire Ford e tutti coloro che hanno dipinto, decenni prima, la frontiera come luogo di onnipotenza virile.

Il film, brutale sin dall'inizio, con lo sfregio di una prostituta da cui parte tutta la vicenda, racconta il ritorno ai duelli di due malconci ex pistoleri, ormai diventati contadini. Uno con prole, l'altro con moglie indiana.

Ma il loro non è certo un ritorno da impavidi paladini della giustizia. Vogliono far fuori i due responsabili dello sfregiamento della put.tana per soldi.

Accompagnati da un giovane ragazzino alle prime armi, perlopiù... semi cieco, i due "eroi", oltre agli impacci dell'età e di cavalli che non li vogliono far montare in sella, dovranno confrontarsi col crudelissimo sceriffo della cittdina dove il misfatto iniziale è accaduto.

Sotto la luna le storie ululate al vento raccontano di uomini uccisi solo perchè si era sbronzi e non certo perchè colpevoli...

Poco prima, Costner aveva raccontato il suo west ( anche lui deve qualcosa al genere, col magnifico e incompreso Silverado ), raccontando della follia bianca contro le popolazioni native negli stati uniti.

E fece centro, raccogliendo ben sette oscar.

Eastwood, con un film crepuscolare, tetro, pieno di sfumature ciniche, ma anche carico di ironia beffarda non raggiunge lo stesso obiettivo del collega, in quanto a numero di statuette, ma se ne porta lo stesso a casa 4. Fra cui le due più importanti. Film e regia!!

Eastwood, Freeman, Hackman, Harris, nel ruolo del pistolero inglese devoto alla regina, gareggiano in un quadruello di immensa bravura.

Eastwood raramente è sceso come regista al di sotto del distinto. Ogni tanto un buono ( cacciatore bianco, cuore nero ), quasi sempre i voti sono vicini alla perfezione.

Nel caso degli Spietati non può esserci che una valutazione; il massimo, per un capolavoro che non piacerà a chi pensa che il west racconti solo di virili eroi senza macchia e senza paura, ma che scalderà il cuore di chi ama il cinema autentico.