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IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO regia di Clint Eastwood

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julian     8 / 10  13/02/2010 03:04:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Clint reindossa i panni del viaggiatore solitario, quelli con cui è passato alla storia sotto la direzione di Leone, ma stavolta ha un nome: Josey Wales, svelato già nel titolo originale, e una storia dietro che, forse attingendo anche dall'incipit di C'era una volta il west, viene interrotta nei primi 10 minuti, per fungere da preambolo alla sua vendicativa caccia all'uomo.
Josey è però un uomo che dietro una fredda maschera di nichilismo, di odio e disprezzo per il mondo, espresso dallo sporco sputo con cui imbratta ogni terra ed essere vivente prima di passare all'azione (e anche qui cit. all'Henry Fonda di C'era una volta il west), cela ancora un indole da padre di famiglia, capace di provare sentimenti, di sciogliersi davanti al calore di una donna, di aprirsi con un amico, inedita per gli spaghetti.
Il rapporto poi con l'indiano, con la natura, con sè stesso si era già visto in Corvo rosso di Pollack e in questo senso è evidente un richiamo al cinema western a cavallo tra i '60 e '70, periodo in cui il genere ricevette nuova linfa vitale, e una volontà quindi di rinnovare o di rilanciare questo filone anche alla fine dei '70, obiettivo che Eastwood perseguirà fino agli anni '90 per poi dichiarare la resa.
Forse non un caposaldo, ma un buon diversivo per serate pacche, cui non giova l'eccessiva lunghezza.