Requiem 6 / 10 24/04/2010 13:21:07 » Rispondi Nonostante il titolo, questo remake del regista di "Sahara" è solo vagamente ispirato a quell'omonimo film del '73 di George Romero, con cui anticipava un po' quelle che sarebbero state le caratteristiche delle sue pellicole successive del filone zombesco. Questo remake, in linea con le tendenze dell'ultimo periodo nel genere, svuota gli originali di ogni interpretazione e metafora politica, e ne fa (qualche volta riuscendoci, qualche volta no) uno spettacolo per il grande pubblico.
Le caratteristiche sono le solite: un paese isolato come in "Il villaggio dei dannati", la presenza di militari che uccidono indiscriminatamente come i pazzi (come in Romero e poi riciclato da Boyle in "28 giorni dopo"). Il risultato è decente. C'è un buono sviluppo senza pause, alcune sequenze, come quella all'autolavaggio o quella alla stazione di servizio, sono molto ben costruite. Il modello, più che Romero, sembra essere a tratti, il Carpenter di "Vampires" o, ancora meglio il cult di Kathrin Bigelow "Il buio si avvicina". Accontentiamoci, anche perchè visti alcuni recenti rifacimenti viene da mettersi le mani nei capelli, comunque è certo che il genere horror ha ormai perso ogni ambizione socio politica e che a questo cinema per il grande pubblico manca completamente la genialità e la radicalità dei maestri come Romero e Carpenter. Pare che dato il successo di questo film, alcuni produttori abbiano scelto questo Eisner per rifare "1997 - fuga da New York".
kowalsky 25/04/2010 18:47:05 » Rispondi Uè Leone ogni tanto esci dalla gabbia... un saluto affettuoso