Cagliostro 7 / 10 25/06/2011 02:24:32 » Rispondi Francamente non capisco tanti voti bassi. Se le eminenze grige della distribuzione italiana sono una manica di cretini che attribuiscono ad una pellicola intitolata Season of the Witch un titolo che non c'entra niente, non è colpa degli autori del film. Ciò premesso aggiungiamo anche una piccola postilla storica: Jacques De Molay e tutti i Maestri Templari furono arrestati nella notte del 13 ottobre 1307 da un colpo basso ordito da Filippo il Bello e da quel suo subdolo ma brillante tirapiedi che fu Guglielmo di Nogaret; l'Ordine dei Templari fu sciolto nel 1312; De Molay fu arso sul rogo il 18 marzo 1314 a Parigi davanti a Notre Dame. Le vicende del film hanno luogo nel 1344 il che sembra tranquillamente legittimare chi scrive, cioè io, a definire senza coloro che hanno studiato il titolo italiota di Season of the Witch una massa di caproni ignoranti. Detto ciò passiamo alla valutazione del film. Season of the Witch è un fantasy senza pretese di storicità e lo dimostra fin dalla prima scena. La sceneggiatura è piuttosto accademica, tanto da lasciar supporre che l'autore sia alle prime armi. Egli, infatti, sbaglia sin dall'inizio nel far susseguire una serie di scene (le battaglie che coprono un arco temporale di circa 12 anni) identiche fra loro. Sbaglia ancora nel ricorrere al continuo cliché per caratterizzare i personaggi. a parte questo, ha colto i tempi narrativi e i ritmi. ha saputo sviluppare una storia lineare, ma sufficientemente intrigante e, tenuto conto della sua struttura, abbastanza solida e compatta. I dialoghi non sono memorabili, ma neppure fuori luogo. Complessivamente la sceneggiatura è povera di idee e scolastica, tuttavia segue perfettamente il filo della storia trascinando con sé lo spettatore. A valorizzare il tutto c'è la regia di Dominic Sena che ormai è un professionista dei film di genere e in particolare di quelli d'azione. Si tratta di una regia che sposa la fluidità narrativa e la spettacolarizzazione delle immagini. Essendo coadiuvata da una buona fotografia e da belle scenografie, l'eleganza visiva delle immagini è assicurata. Gli attori svolgono diligentemente il loro lavoro fornendo quel minimo di spessore in più ai propri personaggi, malgrado la povertà delle loro caratterizzazioni. Complessivamente è un discreto film di intrattenimento, con una storia semplice, ma divertente e ben legata. Intrattiene e si dimentica in fretta. Vale la pena vederlo per trascorrere una serata disimpegnata. Il cinema, giova ricordarlo, è anche questo.
lucki71 28/06/2011 15:54:24 » Rispondi Sono assolutamente d'accordo con te...e complimenti per la descrizione del film!!
simonssj 02/07/2011 12:29:38 » Rispondi Cage e Pearlman non sono cavalieri templari ma sono cavalieri Crociati, e la parola "templari" non viene mai (giustamente!) citata nel film (cit. wikipedia) questo fa cadere la tua tesi (seppur affascinante) e gli ultimi barlumi di dignità dei distributori italiani
Cagliostro 02/07/2011 12:52:52 » Rispondi scusami ma non capisco quale mia tesi farebbe cadere. io ho semplicemente argomentato il perché secondo me il titolo italiano è stato partorito da degli ignoranti capziosi.
simonssj 02/07/2011 15:23:28 » Rispondi allora ho letto male, pensavo stessi cercando di giustificare in qualche modo il titolo italiano! pardon ;)
Cagliostro 02/07/2011 15:36:20 » Rispondi no, non lo giustificavo affatto, anzi l'ho contestato aspramente. :-)