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WAVELENGTH regia di Michael Snow

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DarkRareMirko     9 / 10  26/04/2010 00:47:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più unico che raro esempio di film sperimentale all'interno dell'intera storia del cinema, questo WAVELENGTH del purtroppo poco prolifico Michael Snow fà storia perchè per la prima volta si cerca, per circa tre quarti d'ora, di poter costituire, riuscendoci, una progressiva sintonia (ecco a cosa si riferisce quindi il titolo, alla ricerca di una stessa lunghezza d'onda tra più elementi) audiovisiva tra diversi elementi presenti on screen.

Ecco che quindi, a poco a poco, l'originario appartamento semivuoto e semideserto, che vede solo poche persone sulla scena, dotato inoltre di grandi finestre che danno su una strada, vede incatenarsi con parziali immagini marittime, con colori e sfumature diverse, ecc., il tutto sottolineato da un forte suono che via via diviene sempre più acuto.

A quanto sappia esistono diverse versioni, di differente durata, ed il film, tra l'altro, è stato trasmesso tempo fà dalla santa Rai Tre, credo per volere del mitico Enrico Ghezzi per Fuori Orario, praticamente l'unico motivo che, di tanto in tanto, ancora mi fà accendere per qualcosa la televisione.

Originale, interessante e NON noioso, seppur si possa superficialmente pensare che stare di fronte ad una stessa scena per 45 minuti possa fare sbadigliare.

Vedetevi Four Stars di Warhol allora che, seppur diversificando i temi, dura 24 ore tutte filate...