Aletheprince 9 / 10 05/01/2010 23:36:43 » Rispondi Un'opera atipica per il vecchio Clint... Da eroe cinico ed imperturbabile di leggendarie epopee western, Eastwood si trasforma in un umile portantino yankee ferito ed accudito (o meglio... recluso) da un amorevole congrega di fanciulle sudiste. Ne nasce un affresco nitido, sorprendente e, quanto a crudezza delle scene ed analisi introspettiva, violentissimo, incentrato con maestria sull'animo umano. Ecco, allora, rivelarsi in tutta la loro proprompenza i crudi sentimenti dell'uomo, fra misantropia, brutalità della guerra, egoismo e lascivia; ecco che si disvela la volubile passione della donna, tanto amorevole, bramosa e fervida compagna, quanto brutale, asettica, gelida nel suo cinismo. Attualissimo nella sua portata simbolica, il film di Siegel regala un geniale disegno dell'ambigua natura umana, mai sottacendo richiami ai più nascosti ed inconfessati desideri dell'inconscio. Una perla finanche della psicanalisi. ..... ma io mi domando e dico.....
alzi la mani chi di voi, nelle stesse condizioni del buon Clint, non avrebbe scelto le facili grazie della diciassettenne libertina..... Certo, poi c'è da rimetterci una gamba!!!!!!!!!!!! E magari anche la vita!!!