caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

JU-ON: RANCORE regia di Takashi Shimizu

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
albert74     4 / 10  18/11/2016 02:50:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è un po' di giorni che ho iniziato a vedere film giapponesi nel tentativo (vano) di capire dove vogliono andare a parare. Ho notato che il genere horror, a differenza dell'horror nostrano (e quello occidentale in generale) ha sempre risvolti panteistici filosofici secondo la loro precisa ottica orientale.
In altre parole è veramente arduo per noi occidentali decodificare e comprendere questi film.
Si tratta di lunghe elucubrazioni visive, con flashback, sfalzamenti temporali, visioni, simboli, scenografie, del tutto aliene al cinema a cui siamo abbituati.
Ne deriva un caos visivo e di trama, una lentezza esasperante nello svolgilmento, un'estrema difficoltà nel comprendere il senso del tutto.
In questo film - che ha avuto grande successo in Giappone, e nei seguiti (ho visto anche il 4, in lingua originale sottotitolato) lo svolgimento è il medesimo.
Dare un voto è complicato. Magari per un giapponese, abituato a vivere di shintoismo, di tradizione e "zuppo" di filosofia del proprio Paese - questo è un capolavoro.
Ma per la mia ottica di occidentale, si tratta di una noia mostruosa.
Di qualcosa di ingarbugliato, di sconclusionato al limite della comprensione umana.
Inoltre non c'è horror nel vero senso del termine. Non c'è una scena che possa definirsi spaventosa. Ogni apparizione è ampiamente prevedibile. Ogni spettro o mostro o fantasma o quello che sia, si muove e si comporta come nelle arte drammatiche orientali. Non so se avete presente! quelle in cui la gente mascherata recita esasperando i movimenti con sottofondo di nenie musicali.
NOn c'è altro da aggiungere. Per quanto mi riguarda più che deluso sono rimasto tramortito da un genere di film a cui non ero abituato.
non posso decodificarli secondo la mia ottica. posso solo giudicarli come qualcosa di alieno, di incomprensibile.
e il voto rispecchia tutto ciò