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COPIA CONFORME regia di Abbas Kiarostami

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JOKER1926     5 / 10  11/09/2015 15:26:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dalla mente di Abbas Kiarostami nel 2009 entra in ambito cinema un prodotto nuovo e all'apparenza importante, "Copia conforme".
La trama architettata dalla regia sembrerebbe (dobbiamo utilizzare giocoforza il condizionale) strizzare l'occhio ad un grosso piano psicologico ove le situazioni si mescolano su binari diversi, realtà e immaginazione. Ecco la premessa che spinge lo spettatore a visionare tale film, ma come dice un vecchio detto chi di spada colpisce di spada perisce.
Infatti le aspettative di vari (se non tutti) i critici e gli spettatori si infrangono in una manciata di minuti; quelli più attenti capiranno il tutto già dalla scena iniziale; Abbas Kiarostami vuole parlare e fare orazioni, lo farà per tutto il tempo.

"Copia conforme" è un dialogo no stop, un dualismo pseudo psicologico. Ritmi atroci e dialoghi che non hanno nulla da offrire, poca proiettività, spicciola filosofia.
Inoltre il film si sentirebbe "completo" proprio grazie al suo disegno di netto stampo "filosofico", il finale vorrebbe certificare, a detta del regista, che la finzione finisce ove ricompare la realtà con i suoi dogmi.
Il titolo della pellicola vorrebbe allestire un banchetto circa l'arte intesa come decorazione e forse come un qualcosa di non indispensabile visto che il ritorno al pratico e dunque al di la del parlato arriva fin troppo presto.
Tanta astrattezza e poca concretezza, film superbo che muore nel suo stesso riflesso.

JOKER1926