Dom Cobb 5 / 10 12/10/2014 22:14:06 » Rispondi Blade è un diurno, ossia nato dall'unione tutt'altro che consenziente fra un'umana e un vampiro, e dunque in possesso di qualità tipiche di entrambe le razze. Ormai adulto, si è fatto cacciatore di vampiri, supportato da armi iper-tecnologiche, ed è alla spietata ricerca di colui che causò la morte di sua madre. Questi altri non è che il diacono Frost, un vampiro psicopatico che ha intenzione di condurre la propria razza fuori dalla nicchia nella quale essa ha scelto di mantenersi e portarla al dominio di tutto il mondo tramite un mistico rituale... Primo adattamento cinematografico di un fumetto Marvel degno, per budget e sforzo di produzione, di essere chiamato tale, Blade pare aver assunto nel tempo il ruolo di piccolo cult. Per quanto mi riguarda, parlando come qualcuno che vede i cinecomic solo come un genere d'intrattenimento come un altro, posso dire che mi ha lasciato poco o nulla. Non vi è molto di cui lamentarsi a livello tecnico, fra una regia senza fronzoli, una fotografia e un montaggio decenti pur a livello quasi televisivo e scenografie niente male; a stonare sono soltanto le musiche pop-rock tipiche dei prodotti di serie B del nuovo millennio e qualche effetto speciale a dir poco pacchiano. Attori e sceneggiatura, purtroppo, sono entrambi all'insegna della superficialità: i primi sembrano partecipare alla sagra dell'inespressività, e non che Snipes o Dorff siano tipi da ispirare una particolare simpatia a prescindere dalle loro (in)capacità attoriali; la seconda, nonostante la lodevole assenza di buchi logici e qualche timido tentativo di introspezione, è fin troppo convenzionale e, specialmente rivedendo il film oggigiorno, sa di già visto in più punti.
Insomma, è la solita storia del cattivone che vuole dominare il mondo e dell'eroe arci-super-iper-tamarro unica speranza per il genere umano.
Se non altro, il film si lascia vedere grazie a un buon ritmo e a scene d'azione godibili; purtroppo, a guastare ulteriormente la visione, fa capolino di continuo la tamarragine ad ogni costo, l'esagerazione del testosterone, tutti quei tipici cliché del cinema d'azione di quegli anni e di tutti gli anni successivi. Ecco, dunque, fare bella mostra le solite mosse di karate, doppi salti mortali e giravolte, fendenti e mosse "cool" con armi di vario tipo che già avevano stancato quindici anni fa, figurarsi adesso. Per non parlare del fatto che, se il godimento è tutto sommato presente nei primi due terzi, esso viene in parte meno a causa di un climax davvero poco soddisfacente e molto sbrigativo.
Lo scagnozzo del cattivo, che ha praticamente scritto in fronte dall'inizio che avrà un mano a mano con il nostro eroe, viene liquidato nel giro di un secondo contato, e Frost... ma come, è diventato una specie di dio vivente eppure, mentre la spada non gli fa niente, salta in aria a causa di un innocuo siero?
Non stiamo parlando di una delusione totale, anche se la qualità oggettiva della pellicola è tutt'altro che buona; il fatto è che, di tutti i film sfornati dalla Marvel, questo è l'unico a dare la sensazione di film di nicchia. A conti fatti, somiglia più ad altri generici horror/action, e come loro, anche questo è alquanto incolore. Bisogna essere amanti del gore e del genere vampiresco per dare come minimo una sufficienza, e io non lo sono. Intrattiene abbastanza, ma con troppe riserve.