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MANGIA, PREGA, AMA regia di Ryan Murphy

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atticus     3½ / 10  30/09/2010 01:10:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo ammettere che raramente mi è capitato di sentire tante scemenze tutte nello stesso film.
Un estenuante polpettone new age su una rincoglio.nita che gira il mondo con un portafogli grosso come una casa, alla ricerca di una interiorità dispersa nella monotonia di una vita senza scosse. Francamente non si comprende mai il disagio della protagonista, né si riesce neppure lontanamente ad affezionarsi a lei e al suo gran tour revitalizzante. Il film è quanto di più lontano dalla realtà di noi comuni mortali ci possa essere, lento e noioso, con un affastellamento di stereotipi turistici tale da sfondare ogni soglia del ridicolo, piatto e banale come un fotoromanzo, stupido e insignificante nelle conclusioni, inefficace anche come veicolo per la sua imbarazzata star (una Roberts che sembra voler mordere il pubblico col suo inquietante sorriso e che con gli occhiali da sole somiglia un pochetto a Michael Jackson...). Nessun intento di satira, nessun graffio, non il minimo sussulto da un regista che pure era la mente di un serial trasgressivo come "Nip/Tuck". Un coma profondo di due ore e venti, che ammazza in pieno nella parte in India ma che non riesce a rinunciare al solito, stucchevolissimo finale hollywoodiano.
Proverbiale velo pietoso per la visione da anteguerra che gli americani hanno dell'Italia: nel 2010 stendiamo ancora i panni per strada, pomiciamo ovunque, gridiamo e gesticoliamo come nemmeno il miglior Malgioglio e, soprattutto, obbediamo alla filosofia del 'dolce far niente'. Agghiacciante!