Gualty 9½ / 10 13/07/2007 12:13:27 » Rispondi Film apparentemente innocuo e buonista. La semplice storia della vita di un uomo e della sua piccola cittadina, con i suoi problemi e i suoi pregi. In realtà la tensione è altissima, la rinuncia e il sacrificio imbrigliano lo spirito avventuriero, giovanile e gioviale di George, offuscandone spesso la felicità che già ha senza accorgersene.
Anche se come direbbe nietzche : l'uomo felice: l'ideale del gregge. E così sembra pensarla anche George, sempre insoddisfatto e bramoso di potenza, di dimostrare e accrescere il proprio valore, di non sedimentarsi in un ufficio ma di girare il mondo plasmandolo, costruendo palazzi, ponti. E rinunciare alla volontà di potenza per un sentimento di giustizia sociale lo porta sull'orlo del suicidio. Questo perchè sino ad allora aveva aiutato gli altri principalmente per un senso di dovere, verso la memoria del padre soprattutto, e non per una spontanea empatia, necessaria per intraprendere la strada che ha scelto il piccolo eroe che combatte la fagocitazione capitalistica.
Gualty 13/07/2007 12:19:48 » Rispondi Hn, sbagliato a pigiare i tasti..... in ogni caso un film esteticamente sublime, senza troppi acciacchi dovuti all'età, tranne qualche dialogo forse un po' forzato, soprattutto nei romanticismi amorosi ( che però non sono così lontani dal presente come potrebbe sembrare), spesso sottolineati dallo stesso regista attraverso le risate e gli sbuffi degli "estranei".
Il finale è propriamente da film natalizio, come è stato detto, ma il messaggio sottile, della solidal catena, è un messaggio necessario e coerente con il film: se George avesse sacrificato tutta la vita per aiutare un " branco di pezzenti" che non gli sarebbero nemmeno stati solidali e grati ( come sembrava dal primo "fallimento " della società mutui e costruzioni, allora avrebbe avuto ragione forse al suicidio. Per questo non chiede mai l'aiuto dei propri amici george, per paura di questa sconferma.