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LA VITA E' MERAVIGLIOSA regia di Frank Capra

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Ciumi     5½ / 10  03/01/2010 12:21:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giuro che è l’ultima volta che commento (e soprattutto che guardo) una commedia di Capra, ma lasciate che io esprima il mio disappunto; e cercherò di essere il più chiaro possibile.

Non amo in genere le commedie hollywoodiane, anzi le detesto. Detesto il mondo falsificato che proiettano, superficialmente interpretato, il loro mondo semplificato, tutto ricami e buoni ideali, illusorio, perfettino, finto, sempre ben pettinato e in ordine, come se la nostra realtà fosse totalmente rappresentabile coi soli balli e le canzoncine e le atmosfere sognanti e i costumi e i baci romantici. D’accordo, è finzione, ma che devia a mio parere nella falsificazione. Ovvero, non v’è alcun tipo d’impegno da parte di queste pellicole di penetrare un poco più a fondo: non nelle questioni e mai nei personaggi. Leggerezza è sinonimo di superficialità, quando ci sono esempi, come l’intera opera di Renoir, che smentiscono tale assioma.

Nella fattispecie, in “La vita è meravigliosa”, si aggiunge a tutto ciò - e alla retorica e alla frivolezza - una storia di una puerilità davvero risibile (un angelo scende dal cielo ad aiutarne uno, perché?) che l’impianto favolistico non credo possa giustificare del tutto.

La vita è dunque meravigliosa?
Be’, se si è i protagonisti borghesi di una commedia hollywoodiana, se si vive in una cittadina dove sono tutti bravi e buoni tranne uno, se si ha per moglie Donna Reed (fedele), se da bambini si è prestato attenzione alle lezioni di catechismo, se si è alti e belli e intelligenti e bene educati, se si dispone dell’aiuto esclusivo di un angelo inviato dal cielo (?), se si è insomma dei miracolati, e se alla fine della fiera ci si ritrova ricchi sfondati; ebbene sì, la vita è meravigliosa.
Gatsu  03/01/2010 12:45:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per carità...i muri stanno tremando. Non mi aspettavo questo commento da parte tua, mi hai deluso ;-)
Ciumi  03/01/2010 13:31:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo so, le commedie hollywoodiane sono il mio punto debole, non ci posso fare niente, mi danno l’orticaria.
Comunque penso davvero che questo film sia stato molto sopravvalutato. L’ho trovato finto, artificioso, superficiale, confezionato apposta per piacere a tutti i costi. Cioè non un’opera concepita spontaneamente dal desiderio di espressione artistica, neanche lontanamente.
Sul serio non capisco come possa essere considerato un capolavoro.

anthony  03/01/2010 14:48:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mamma mia che delusione Ciumi..non ci posso credere!!

Artificioso, superficiale, artefatto....questo film?? :-(
Ciumi  03/01/2010 16:17:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, sì, sì… e ci aggiungo anche mellifluo va’, tanto Natale è passato…
USELESS  16/01/2010 17:26:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fine di un amore?
The Gaunt  03/01/2010 15:10:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi Ciumi, se ti può essere di consolazione nemmeno io digerisco Frank Capra.
Ciumi  03/01/2010 16:32:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che mi è di consolazione, cominciavo a sentirmi un po’ solo… (digerire capre poi... non siamo mica dei chupacabra).

Ah, ‘sto film è una palla.
USELESS  16/01/2010 17:25:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quoto il voto, non il commento che non leggo mai, se è più di 5 righe!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  28/01/2010 20:59:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
aH perdiana allora io sono proprio spacciato
LoSpaccone  03/01/2010 14:23:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
forse hai ancora il capitone sullo stomaco....
Ciumi  03/01/2010 16:21:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao spacco’, in verità ti aspettavo al primo posto….
Non il capitone, devono essere i pandori a colazione a causarmi qualche disturbo allo stomaco. Sono tremendi: una pucciata sola, e ti succhiano via tutto il caffelatte.
amterme63  03/01/2010 21:40:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravissimo Maurizio, sono perfettamente d'accordo con te! Non c'è niente di peggio e di riprovevole che usare a sproposito, in maniera artefatta e tendenziosa, i cosiddetti "buoni sentimenti". Quando ci sono di mezzo storie esemplari, simboli nazionali, convenzioni accettate da tutti (angeli, famigliole con tavole imbandite) allora la cosa "puzza". Diciamo che qui i "sentimenti" sono al servizio di qualcos'altro (l'ordine sociale, i valori ufficiali), non valgono come qualcosa in sé.
Se n'è avuta una scorpacciata recentemente con il terremoto a L'Aquila dove tutte scene e le situazioni più toccanti guarda caso finivano per esaltare le autorità che intervenivano o che presenziavano addolorate e lacrimose.
Si tratta di sciacallaggio che a me dà il voltastomaco, altro che commozione e lacrimuccia. Questo "meccanismo" è scattato pure per questo film e forse per questo sono stato un po' severo.
Ciumi  04/01/2010 12:25:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande Luca, ovviamente quoto tutto ciò che hai scritto. In particolar modo nel periodo natalizio, certi buonismi eccessivi e… ma sì, tanto ormai… soprattutto che puzzano d’ipocrisia, provocano di tutto fuorché commozione, almeno per quanto ci riguarda.
VincentVega1  04/01/2010 12:44:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma tutte le cose condivisibili che dite in questo film non ci sono. sigh

e poi il cattivo la fa pure franca.
Ciumi  04/01/2010 13:17:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, ci mancava la punizione al cattivone e poi c’era proprio tutto… Comunque stavamo facendo un discorso più in generale, di cui “La vita è meravigliosa” ha fatto da "Capra espiatoria".
VincentVega1  04/01/2010 13:46:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dai stai (state) esagerando però, se visti in quest'ottica moltissimi film più o meno importanti potrebbero fungere da "capre" espiatorie.


amterme63  04/01/2010 14:09:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me, Gianluca, invece si riesce in qualche maniera a circoscrivere. Come ho scritto sopra ci devono essere coinvolte situazioni che rimandano a temi discussi in una certa specifica epoca e a determinate ideologie dominanti. Questo ad esempio è lampante in LVEM di Capra, in cui i rimandi a certe posizioni politiche particolari dell'epoca e a certi stereotipi di pensiero comune ordinario sono molto evidenti. Chaplin secondo me si smarca da questa accusa perché coinvolge situazioni più universali e meno legate all'epoca. L'Emigrazione, la fame, la povertà vengono dipinte con realismo e forza, non c'è edulcorazione e i sentimenti non cancellano il disagio e il degrado, anzi lo accentuano ancora di più. Chaplin va diritto al cuore del problema e usa il sentimento per esaltare i contrasti, non per risolverli. Umberto D è un'altro film che commuove senza edulcorare.
Altro film recente "commovente" che mi è piaciuto è Big Fish di Burton. Lì diciamo si punta sull'universalità di un rapporto e si approfondisce il legame padre/figlio senza voler dipingere tutto bello per forza. Questo film sta un po' al limite ma non è smaccato come i film di Capra.
Questa piaga del sentimentalismo ipocrita ha colpito più che altro i film fino agli anni '60. Poi dopo il gusto (per fortuna) è un po' cambiato. Adesso commedie e film sentimentali calcano assai meno la mano. La realtà con i suoi infiniti problemi è molto più presente nel genere, rispetto ad una volta. Almeno questo è la mia impressione e possono anche avere detto una "bischerata".
Ciumi  04/01/2010 19:15:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che l’esempio di Chaplin sia il più adeguato. Mi trovo di nuovo d’accordo con Luca. Il cinema di Chaplin è sicuramente finzione, ma nella sua commedia sono avvertibili - e dunque denunciati - aspetti che toccano una realtà riconoscibile, autentica, umanistica e sociale. La commozione viene suscitata spontaneamente. Non riesco a dire lo stesso per il film di Capra: in questo caso è una realtà illusoria quella che viene raccontata, non veridica e che non ci appartiene: una favola che non trova saldi riscontri nel vissuto. E’ questo che intendevo per falsificazione.
VincentVega1  05/01/2010 12:57:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
purtroppo io non riesco a fare un discorso di questo tipo con questo film.
tra l'altro non credo ci sia bisogno di toccare sempre realtà riconoscibili per avere un riscontro con la realtà stessa, questo film mi ha sempre trasmesso un sentimento di grande umanità, più di qualsiasi altro film con chaplin (che adoro).

e poi credo che james stewart superi capra stesso, è lui il film.

alla fine penso si tratti solamente di gusti e opinioni personali comunque, mi fa solo strano leggere queste considerazioni nella scheda de la vita è meravigliosa, tutto qui. sarebbe forse più appropriato farlo con qualche film di darabont o spielberg, giusto per fare qualche esempio.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  10/01/2010 15:57:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Seeee, ancora un pò e le commedie di Capra son le mandati morali del clima di odio e ipocrisia!

Premetto che mi sto divertendo un casino a leggere le tue stroncature ma riguardo a questo film mi sento di farti un appunto. Ah, preferirerei corrispondere con il tuo convivente, quello alto, bello e con la pelle di velluto di "arsenico e vecchi merletti" ma siccome sei tu qui... che dire? Riferirai.

Carino il commento ma contiene elementi truffaldini, primi tra tutti alla fine Jimmy non diventa ricco sfondato e la presenza dell'angelo (chiaramente un elemento "fiabesco" più che "religioso") è solo un espediente per ripercorrere a ritroso la vita del nostro (oddio, scusa, mio) eroe.

La storia narrata da Capra, dal mio punto di vita, è semplicemente un modo per fare una riflessione sulla vita dicendo che va presa per ciò che è e, anche quando ci può apparire piena di s*****, bisognerebbe cercare di coglierne i lati positivi. Alla base di questo film non ci stà il buonismo ma l'accettazione.
E' una riflessione semplice? Bhè, ma non è che c'abbiamo da dover tiare a mano Kant per esternere piccole fondamentali verità.
Il finale è troppo buono? Bhè, in realtà, finita l'esperienza con Clarence, Jimmy è già disposto ad accettare gli eventi futuri, qualunque essi siano. E mi fermo qui.

Detto ciò posso comunque capire che a te venga l'orticaria in presenza di una "commedia Ollivudiana"; a me fa lo stesso effetto il "cinema francese" (scusa se generalizzo ma mi prendo anche io la libertà) e mi viene da sbadigliare solo a leggere Godard o Truffò.
Non sono attaccatissima alla "rappresentazione della realtà" perchè non la ritengo la migliore forma di espressione artistica. Se vogliamo dirla tutta non me ne frega una cippa, preferisco buttare un occhio alla coerenza espressiva, che pure metaforica mi sta bene.
Adesso scusa ma devo andare, il mio angelo custode è stato in giro tutta la notte e mi è tornato ubriaco fradicio lasciandomi il taxi da pagare, con il pretesto che in quei camicioni lì non c'hanno le tasche per il portafoglio.


Ciumi  10/01/2010 17:39:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Kater!
Parto col dirti che neppure io concepisco la "rappresentazione della realtà" come unica forma espressiva artistica, ma credo che l’arte si possa definire di un certo livello se la trasfigurazione o la finzione fantastica vadano a toccare una realtà (mi ripeto) riconoscibile, e provino a sollecitarne riflessioni che vadano un po’ oltre ad una semplice moraletta.
Qui non si vuole criticare tanto una commedia, ma un’opera riconosciuta, quasi a unanimità, un capolavoro artistico e di grande umanità: che tale non è, a mio modesto parere.
La realtà de “La vita è meravigliosa” è una realtà finta, accomodante, semplicistica: dunque la moraletta “la vita va presa così con me” riesce ad applicarsi solo ad essa. Vallo a dire ai poveracci di Bunuel (ecco, un surrealista, non un realista) se la vita si può prendere come ci suggerisce George. E non porto certi esempi perché sono scorretto, ma solo per cercare di spiegarmi meglio.
Detto questo, non ho percepito in Capra uno spiccato e incondizionato bisogno espressivo (che è l’elemento che dovrebbe stare alla base del mezzo artistico), ma più un attenersi a certi canoni “collaudati”, e già il fatto di adottare gli schemi del cinema hollywoodiano, certifica secondo me il disimpegno artistico (e morale) dell’autore. Insomma l’unica preoccupazione di Capra sembra essere quella di esprimere un messaggio che sia facilmente e serenamente accettato da tutti.

Quando dici che ho usato elementi truffaldini ok, ma credo che il senso sarcastico si sia inteso: George non diventa ricco sfondato (ma manco uno straccione, minchia l’avessi io una casa così!), mentre non ho messo in dubbio che l’espediente dell’angelo fosse più un elemento favolistico piuttosto che religioso, ma che in ogni caso m’è parsa una trovata un tantino puerile.
E un buonismo “sospetto” c’è, non solo nel finale (minchia l’avessi io dei concittadini così!), ma spalmato a buone dosi in tutta la pellicola.


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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  10/01/2010 20:10:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè, i poveracci di Luis non vanno paragonati non solo perchè sono 2 piani completamente diversi ma perchè ne viene fatto un ritratto decisamente feroce; del resto si sa che lui non aveva pietà per nessuno. Anzi, colui che stolido o colei che ingenuamente vogliono combattere il male si ritrovano inevitabelmte gabbati, e forse e questo quello che tu intendi per realtà riconoscibile.

Io però ti vorrei far notare che, nella tua esposizione, continui ad omettere, o meglio ignorare, elementi importanti presenti nella storia.

L'impianto "fiabesco" del racconto, l'esagerazione nel rappresentare la cittadina rosa e fiori - come, successivamente, viene calcata la mano sulla corrotta Potterville - è voluto, non è l'inganno del voler vendere il "sogno americano" come (e su questo ti do ragione) in millemila altre commedie 'mericane. La definierei più una sorta di parodia che il volerti rifilare un biglietto da 3 euri.

Il personaggio di George, a ben vedere, non è certo un concentrato di doti e fortune. Lui voleva studiare, se ne voleva adare a zonzo per il mondo ma tutta una sorta di eventi glielo impediscono. Sacrifica ogni cosa per la famiglia (prima quella natale poi quella nuova) ma, dentro di sè, non lo fa poi così di buon grado. Insomma George vive una profonda scontentezza ed è anche per questo motivo, per il dover subire le conseguenze di una vita che non si è scelto, che si ritrova disperato.

Dopo il percorso fatto insieme a Clarence George mica si ritrova meno sfi.gato di prima, mica gli offrono un posto da esploratore o parte per un viaggio intorno al mondo o vince alla lotteria: è lo stesso sfi.gato che però a preso consapevolezza di se tesso. E scusa una breve digressione: l'accettazione della vita e del destino e degli eventi senza che tocchino la nostra interiorità è uno degli argomenti che stanno alla base di innumerevoli riflessioni filosofiche e teologiche e, al tempo stesso, una riflessione così semplice da apparirci troppo spesso scontata tanto che, altrettanto troppo spesso, non la applicchiamo.

In un film veramente buonista il malvagio sarebbe stato almeno messo in grado di non nuocere più, magari in gaglioffa per appropriazione indebita, mentre qui non accade nulla di tutto ciò: semplicemente George viene aiutato in quel determinato frangente.

Ultimo aspetto interessante del film: il fatto che le nostre vite sono legate, nel bene o nel male, a quelle delle persone che ci circondano e che ognuna delle nostre azioni porterà con se delle conseguenze.

Ok, ho finito la mia filippica, come si sarà capito a me Capra piace e non credo affatto che, nel suo percorso artistico, ci sia stata solo la volontà di compiacere il mercato.

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Ciumi  10/01/2010 22:24:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In verità non ho omesso il fatto che il racconto sia contenuto in un impianto di tipo favolistico, anzi ho scritto nel commento che tale struttura non può da sola giustificare - sempre a mio parere, credo sia inutile ripeterlo ogni volta - la puerilità e la superficialità della storia. Insomma, non è sufficiente dichiarare: questo film è una parodia, ma chiedersi se è una buona parodia, e per “buona” intendo artisticamente parlando.
E’ anche vero che “l'accettazione della vita e del destino e degli eventi senza che tocchino la nostra interiorità è uno degli argomenti che stanno alla base di innumerevoli riflessioni filosofiche e teologiche”, ma a questo ci si arriva attraverso un percorso conoscitivo o espressivo che nel film non viene affrontato.
E poi, se parliamo di filosofia e di teologia, allora credo che dovremmo rivalutare la figura dell’angelo.
George è uno sfi.gato, sicuramente, ma uno sfig.ato costruito con superficialità, descritto senza un minimo scavo psicologico, senza forza, senza slancio.
“Le nostre vite sono legate, nel bene o nel male, a quelle delle persone che ci circondano e che ognuna delle nostre azioni porterà con sé delle conseguenze.” Sì, ma la figura (simbolica?) dell’angelo contraddice in un certo senso l’onestà di questa tesi: è il suo intervento che in pratica determina le conseguenze.
Resto perplesso, e dell’idea che Capra tenti quasi di giustificare la frivolezza della commedia hollywoodiana. Un sospetto analogo lo avvertii durante la visione di un film di Sturges (non so se lo hai visto) che s’intitola “I dimenticati”.
In Bunuel (tornando all’esempio volutamente “poco corretto”) non è vero a mio avviso che non c’è pietà, direi piuttosto che non esiste ipocrisia: egli si limita a descrivere, mediante il gergo surrealista, una realtà non illusoria, crudele proprio perché priva di un aiuto “esterno”, baudelairamente irrimediabile.

Comunque capisco perfettamente il tuo punto di vista, e mi rendo conto che la mia posizione nei confronti di questo film possa sembrare discutibile, ma voglio precisare che il mio voto troppo severo nasce come dissociazione al fatto di definire “La vita è meravigliosa” come una delle pellicole più importanti della storia del cinema.


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anthony  13/01/2010 14:39:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In verità hai risposto a tutti tranne che a me...
mha!
Ciumi  13/01/2010 15:44:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uh, in realtà ti avevo risposto, leggi sopra...
anthony  13/01/2010 15:48:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì con mezza riga...

Agli altri fai sermoni di 30 righe...
Ciumi  13/01/2010 15:58:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai, non è vero, se guardi bene la prima risposta che ho dato a tutti era breve e scherzosa. Poi, quando mi sono state rivolte ulteriori domande, mi è sembrato giusto chiarire un po' di più.
Kater m'ha fatto una filippica di trenta righe, io non dovevo essere da meno, altrimenti ci facevo una brutta figura eh.

Ok, per farmi perdonare mi guarderò qualche film del "famigerato duo".

anthony  13/01/2010 16:43:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
..che è già grave tu non abbia già fatto...
..visto che, insieme a Keaton, sono i più grandi comici della storia.

PS: Anche a VincentVega1 non hai dato risposte da meno..anzi!
..vabò, me ne farò una ragione.
anthony  13/01/2010 16:44:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Ciumi  13/01/2010 20:07:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente scherzavo, di film di Stanlio e Ollio ne ho visti (chi non ne ha mai visto uno?).
Su Keaton sono d'accordo, è stato un grande.

Detto questo, ok, non ti ho dato una risposta esaustiva, però adesso non facciamone una questione. Per esempio, ricordo che al mio commento a Suspiria ti risosi con più di mezza riga, a differenza che con gli altri.
Insomma, non pensare che faccia distinzioni o che tu mi stia antipatico.


anthony  14/01/2010 00:07:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene, non c'è problema..
..forse ho esagerato un po' a prendermela tanto, il fatto è che per me la "cortesia" insita in una risposta è fondamentale..

Buona serata. ;-)
Ciumi  14/01/2010 17:58:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma Anthony, la mia risposta non voleva essere scortese, assolutamente. Era una battuta (magari un po' sciocca), una frecciatina simpatica, niente di più. Certo, forse un tantino superficiale, ma, ripeto, le prime risposte che ho dato a tutti erano tali.
Il tono scherzoso che ho usato con te l'ho usato anche con lo spaccone, con Vincent, e con The Gaunt che in parte ha appoggiato il mio giudizio.
Poi, se stai a guardare la lunghezza è evidente che a te ho scritto la risposta più breve, ma ovviamente è stato un caso.

Non prendertela, e non devi considerare la brevità di una risposta come sinonimo di scortesia, anche perchè, se così fosse, ad ogni discussione ci sarebbe qualcuno "scontento" dato che esisterà sempre una risposta che è più breve delle altre.

Kater, con il suo intervento "filippico", mi ha dimostrato la volontà di volere affrontare un dibattito un po' più approfondito, e mi ha fornito diversi spunti interessanti ai quali controbattere, e io ho cercato semplicemente di rispondere a tutti (e ovviamente ho vinto.. ASINO 1 - CAPRA 0).
Anche Vincent mi aveva dimostrato questa volontà, rispondendomi più volte, eppure con lui non mi sono dilungato molto. Ecco, forse lui avrebbe più motivi per farmi una contestazione come la tua. Gatsu è stato il primo ad avermi risposto, quindi a lui ho cercato di spiegare sinteticamente il mio disappunto senza battutine o robe simili, mentre Luca (amterme) è stato l'unico ad appoggiare totalmente il mio commento, quindi non ho fatto altro che sottoscrivere le sue considerazioni.

Spero d'essermi chiarito.. ciau.
VincentVega1  14/01/2010 18:23:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vorrei le Mie 12 parole e i Miei 4 articoli che mi devi di ulteriore commento.

grazie.

VINCENTVEGA1
Ciumi  14/01/2010 18:58:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione Vince.

Hai proprio ragione.

Te le devo.

Ecco: dodici parole.

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  28/01/2010 20:55:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma io credo che Capra sia stato incompreso da chi non lo elogiava, e infatti nella sua filmografia si contano film minori (che so Lo stato dell'unione, Un uomo da vendere) che non sono affatto buonisti e rassicuranti come si vorrebbe credere. Oggi è un cinema datato, forse. Oppure è un nome talmente inflazionato che magari dovrei vedere questo film con un distacco inusuale (ehm certe commedie americane sono splendide comunque, hai mai visto niente di Minnelli o Cukor?)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  28/01/2010 20:57:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah e poi qualcuno ha citato Arsenico e vecchi merletti che è un film proprio perfetto, PER-FET-TO.
Ciumi  29/01/2010 08:25:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io, quando si parla di valore assoluto di quest’opera, ho più di un dubbio.

Nell’arte - perché di “valore artistico” s’è parlato - si è sempre serviti della trasfigurazione per svelare una realtà, non illusoria, o accomodante, ma riconoscibile (ripeto più o meno ciò che ho scritto a Kater) e magari più profonda di quella immediatamente visibile, sotterranea ma esistente: che calchi su di essa, e non che “ricami” lontano da essa. E si è sempre serviti dunque di tale trasfigurazione per rendere visibile e anzi amplificare ciò che questa realtà spesso in parte nascondeva.
Capra fa esattamente il contrario; ne offre una visione ammorbidita, servendosi d’un impianto favolistico che personalmente trovo un po’ superficiale.
“Io non cerco. Trovo.” E’ la celebre frase di un tizio famoso. E ce lo vedi tu, questo tizio dipingere come avrebbe suggerito Capra? Tutto sfumato, tutto buoni ideali, tutto faccine in ordine, con le stelline simpatiche che conversano nel cielo? Io no. Il tratto della Guernica ha ben poco di reale, eppure evoca una memoria lancinante.

A mio parere Capra non utilizza il cinema come mezzo per esprimere un disagio (quello del dopoguerra), ma per prestare un messaggio positivo che sia accettato con serenità. E, sarò maligno, ho qualche dubbio sull’onestà (artistica ovviamente) di questo intento così “caritatevole”.

Poi, se vogliamo parlare d’intrattenimento, ti dirò, il film mi ha annoiato, come mi ha annoiato il “perfetto” “Arsenico e vecchi merletti”, come spesso mi annoiano le commedie Hollywoodiane (le poche che ho visto), i loro balletti, i loro vestiti ricamati, i loro baci romantici, Minelli, Cukor e compagnia. Magari sono io che non li comprendo.. ognuno ha i suoi punti deboli.

P.s. I film minori che hai citato non li ho visti.

anthony  10/02/2010 15:40:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capra sarebbe disonesto anche artisticamente adesso???
Bha! roba da matti.
Ciumi  10/02/2010 17:33:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anthony, prima mi hai fatto una testa tanta perché pretendevi ti dessi una risposta esaustiva, poi limiti i tuoi interventi a dei “Mah”, “Boh”, “Roba da matti”, oppure ti metti a copia-incollare (isolandole quindi dal contesto) alcune parole prese a caso dai miei commenti aggiungendoci il punto di domanda alla fine.
Io, cosa intendo per “onestà artistica” l’ho spiegato più volte:

- “A mio parere Capra non utilizza il cinema come mezzo per esprimere un disagio (quello del dopoguerra), ma per prestare un messaggio positivo che sia accettato con serenità.”
- “Resto perplesso, e dell’idea che Capra tenti quasi di giustificare la frivolezza della commedia hollywoodiana. Un sospetto analogo lo avvertii durante la visione di un film di Sturges (non so se lo hai visto) che s’intitola “I dimenticati”.
- “..non ho percepito in Capra uno spiccato e incondizionato bisogno espressivo (che è l’elemento che dovrebbe stare alla base del mezzo artistico), ma più un attenersi a certi canoni “collaudati”, e già il fatto di adottare gli schemi del cinema hollywoodiano, certifica secondo me il disimpegno artistico (e morale) dell’autore. Insomma l’unica preoccupazione di Capra sembra essere quella di esprimere un messaggio che sia facilmente e serenamente accettato da tutti.”

Non farmi ripetere le stesse cose mille volte. Se vuoi riaprire una discussione mi sta bene. Però fallo.

anthony  10/02/2010 17:52:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E te la continuerò a fare tanta la testa...perchè, stando ai fatti, non mi hai ancora risposto dalla prima volta che ti ho posto la domanda..

La discussione non l'ho tarpata io sul nascere...
Ciumi  10/02/2010 18:04:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A dire il vero, poi, rileggendola, la tua non aveva l’aria di essere una domanda che reclamasse una particolare risposta; ma più che altro dava l’impressione di essere una constatazione delusa. O sbaglio?
anthony  10/02/2010 18:13:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
niente affatto. Era un'autentica (anche se coincisa..) richiesta di maggior chiarezza e approfondimento; io non ho visto l'ombra di entrambi nel tuo commento; ma sarà una mia impressione.
Ciumi  10/02/2010 18:36:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se volevi dei chiarimenti potevi comunque scriverlo in maniera più esplicita. Se mi fai una domanda (che io continuo a pensare che proprio domanda non era) di due righe, non puoi pretendere una risposta di sei pagine. Mi pare che tu stia cercando solo un pretesto per litigare.
anthony  10/02/2010 18:48:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non volglio litigare.. voglio discutere!
Se hai mal interpretato la mia DOMANDA (perchè è una domanda in fondo..che tu mi creda o no) ti chiedo scusa, solo...VORRESTI RISPONDERMI PER FAVORE?
Ciumi  11/02/2010 08:18:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Artificioso, e artefatto: Capra cede a delle concessioni (lo scontato lieto fine, ad esempio) che hanno ben poco di poetico, a mio parere, attenendosi ai canoni del cinema hollywoodiano, e cercando d’esprimere un messaggio forzatamente positivo.
E’ un cinema molto garbato, indubbiamente, e tutto è descritto con grande raffinatezza. I costumi sono raffinati, i balletti sono raffinati, i dialoghi sono raffinati. Ma, se permetti, tutta ‘sta raffinatezza mi da terribilmente d’artefatto e superficiale, soprattutto quando, alla fine della fiera, ci si ritrova tutti insieme a cantare una bella canzoncina natalizia, e viene espresso un messaggio che personalmente considero terribilmente semplicistico.

Superficiale: non riscontro in Capra la grande sensibilità che ho scorto in altri autori, la volontà di penetrare più a fondo l’animo dei suoi personaggi, nei sentimenti o nei fatti. Non è facile spiegarsi quando non si riesce a provare un’emozione. E questo film non mi muove un bel niente; né commozione, né ammirazione, né interesse. La realtà, così come la descrive Capra - superficiale, semplicistica e un po' fiabesca - rimane tale, non scava in profondità non riesce a suggerire nulla. “La vita è meravigliosa”; già solo il titolo mi mette i nervi.

Comunque credo sia soprattutto una questione di gusti; miei, personalissimi, e certamente discutibili.
La frivolezza di molte commedie hollywoodiane non l’ho mai digerita, e, spesso, anche interrogandosi sui perché, non s’arriva ad individuare tutte le motivazioni.

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  14/02/2010 14:56:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fantastico che questo post, ogni tanto, riprende inaspettatamente vita.
Ah, Ciumi, ti faccio presente che la prossima volta gradirei che alle mie osservazioni tu controbattessi direttamente su carta intestata controfirmata da un notaio e con non meno di 22 righe.

Ah, non scordare la marca da bollo.
Ciumi  14/02/2010 18:47:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao bimba bionda.
Tu sei troppo piccina per la carta intestata e il notaio.

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  14/02/2010 19:34:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
seee, alla mia veneranda età (4 anni) ho già al mio attivo 3 incidenti con il girello, una multa per guida del passeggino in stato di ebbrezza e una causa aperta con la baby sitter.
Ciumi  14/02/2010 21:00:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già ti vedo, coi tuoi codini da birbantella e il tuo triciclo, a sfrecciare come un centauro per le aule del tribunale.
Io invece a quattro anni ho avuto noie per spaccio di dentini da latte.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  11/01/2010 13:44:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Ciumi  11/01/2010 16:24:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  11/01/2010 20:28:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
10 minuti? Inguaribile ottimista! In realtà appena scopro come si pronuncia il nome del somaro - l'unica cosa realmente da me ambita - cado in catalessi. Poi però al risveglio te lo stronco ugualmente, alla cieca.
Ciumi  11/01/2010 21:36:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ha un nome troppo difficile quell’asinello, come minimo ti toccherà vederlo tutto prima di imparare come si pronuncia.
Comunque, se gli metti meno di otto, giuro che mi scarico tutta la filmografia del Caprone.
VincentVega1  03/01/2010 13:58:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
zzzzaaaaaaakkkkkk, staffilata al cuore.
Ciumi  03/01/2010 16:19:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un colpo solo ne ho già trafitti 4..
Comunque per il prossimo Natale niente Capra, promesso, al limite un capretto.