paolo80 7 / 10 09/11/2010 20:30:05 » Rispondi Avati si inserisce nel filone dello "psycho thriller" con un approccio innovativo, morboso e deviato. L'aspetto originale più evidente è l'ambientazione padana e solare, caricata di sinistra inquietudine che muta in incubo l'apparente placidità dei luoghi. L'opera è piena di invenzioni spesso geniali, a partire dalla figura del pittore che, sebbene rimanga sempre sullo sfondo, è il vero motore del dramma. I personaggi sono caratterizzati tutti davvero molto bene ed i modo particolare. La storia è interessante, ed il suo sviluppo è spietato e lucido, e la soluzione finale è di quelle realmente a sorpresa. Garantisce un ottimo intrattenimento, e la visione non delude.