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M, IL MOSTRO DI DUSSELDORF regia di Fritz Lang

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giax-tommy     10 / 10  06/02/2008 17:08:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciò che più mi colpisce e mi trasporta è il bianco e nero.Cioè questo film rifatto a colori non avrebbe lo stesso effetto.Gli da ancor più un aspetto lugubre.
In più gli ambienti,nonostante siano quasi sempre esterni, hanno un che di claustrofobico,anche grazie alla mancanza di riprese da lontano(non so tecnicamente come si chiamano).Questa caratteristica la vedo come una sorta di allegoria con lo stato d'animo del protagonista(circondato sia dalla sua volontà di assassino,sia da coloro che lo stanno cercando).
Mi è piaciuto molto la personalizzazione del fischio(quando l'assassino c'è ma non è inquadrato si sente subito il fischio,che determina il riconoscimento della sua presenza)
Il film è ricco di spunti argomentativi,quali ad esempio l'impossibilità della polizia di fronte a casi leggermente più difficili (vabbè ma oggi c'è il ris..ihih),la giustizia sommaria di masse inferocite(senza uno straccio di prova erano disposti ad uccidere chiunque,se solo fosse stato accusato...cosa che avviene tutt'oggi e non solo per gli assassini,direi che è l'effetto paura che rende così violenta la gente),la capacità di additare da parte di chi non lo potrebbe fare (perchè colpevole per primo),infine la voglia di non voler più far male (da parte di chi il male ce l'ha dentro ma vorrebbe non esplicarlo,e che continua a farlo con profonda sofferenza) che sbatte contro l'incapacità dello stato nel rendere possibile questo tentativo di "redenzione".