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M, IL MOSTRO DI DUSSELDORF regia di Fritz Lang

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BlackNight90     9½ / 10  14/10/2009 01:54:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so, sono film come questo, molto più di altri, che mi fanno capire veramente la meravigliosa grandezza del cinema. Perché nonostante l'età, nonostante il difficile periodo in cui è stato girato (la Germania in quegli anni non se la passava molto bene...), nonostante i pochi mezzi tecnici a disposizione riesce a comunicare ancora molto, a essere così attuale lasciando a ciascuno la libertà, e soprattutto il diritto di farsi un proprio giudizio su quanto visto. E ciò che si vede non è roba leggera ma è inquietante in un modo sottile e oscuro: sono le ombre che fanno paura, gli omicidi sono lasciati all'immaginazione di chi guarda, Lang ci fa auto-spaventare.
E non c'è niente su cui fare affidamento, se non su una polizia impotente e su criminali che diventano giustizieri per convenienza, una folla che segue quasi gli stessi impulsi dell'assassino, una società ipocrita che vuole estirpare il male soltanto per non vederlo più.
Memorabile il processo finale, su tutte un'inquadratura mi ha colpito: il palloncino della bambina in primissimo piano che si erge non solo sull'assassino ma anche sulla presunta giuria, simbolo grottesco di un'innocenza perduta.