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CRACKS regia di Jordan Scott

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  06/05/2014 10:58:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più che la contrapposizione tra giovani collegiali (le brave Juno Temple e Maria Valverde nello specifico) a tenere banco in "Cracks" è un mondo adulto "malato", soprattutto per i canoni di un'Inghilterra bigotta degli anni '30, da cui tenta di sfuggire l' anticonvenzionale Eva Green, in realtà repressa e prigioniera del suo patetico fantasticare.
Per l'ennesima volta l'attrice parigina conferma tutto il suo valore, questa volta donando tormentato spessore alla figura di un' insegnante di tuffi, legatissima, fin troppo, ad alcune allieve della sua squadra.
Messa in scena notevole quella progettata da Jordan Scott, figlia dello scomparso Tony dal quale ha preso il viziaccio di qualche ralenty di troppo comunque condonabile. Semmai la mancanza sta in alcune sfumature psicologiche date un po' per scontate, tutta via resta positivo il debutto della neo regista, attenta nel celare i sentimenti sotto una coltre di non detti, di azioni trattenute, di sguardi che si intendo dapprima come di solidarietà e affetto disinteressato, per poi esplodere in un bisogno bruciante; questo un attimo banalizzato, in un' urgenza certamente credibile, ma eretta su fondamenta non esattamente granitiche.
L'incedere misurato si ravviva nel finale, in cui possesso e ed egoismo prendono forma malsana fomentata da un isolazionismo che altera le regole, annulla il buon senso, regredendo dal ruolo di istitutrice a quello di distruttrice.
Affascinante per il parco attrici (c'è anche Imogen Poots) e per le ambientazioni molto british; buono l'impegno come la tenuta della storia, purtroppo c'è qualche falla nell'evoluzione dei personaggi.