Pasionaria 8 / 10 18/05/2010 15:20:28 » Rispondi L'ultima battuta rappresenta al meglio la sostanza del film. Esprime in modo tanto disarmante quanto reale il concetto tristemente vero che " lo sfacelo" sembra al termine, ma non è così: ad ogni batosta si rafforza e dura. L'Aquila è solo pretesto per una lucida disamina del nostro Paese, del popolo italiano vittima e artefice di tale sfacelo e la Guzzanti, qui in veste di giornalista alla "Report" più che di attrice satirica, ci dice ciò che noi già intuiamo, ma che a vederlo raccontato da immagini quasi surreali e a sentirlo da parole talvolta paradossali, ci sconvolge ugualmente. E quel tendone del PD, abbandonato in un deserto di intenti e di pensieri, ci dà ironicamente la botta finale. Imitando lo stile Iacona, la Guzzanti ci lascia un dossier intelligente che, al di là delle solite accuse di faziosità da parte di coloro che non vogliono vedere oltre ad una conveniente apparenza, ci pone la solita questione se questa democrazia sia solo mediatica anziché reale. Torna in mente la frase che la Guzzanti nel suo spettacolo teatrale fa pronunciare al Berlusconi-fantoccio: "Io ho vinto le elezioni, l'Italia le ha perse", battuta amaramente vera.
patt 19/05/2010 11:00:01 » Rispondi Ottimo commento Riti, e totalmente condiviso. Pur conoscendo gli avvenimenti e i "grandi eventi", vedere la sequenza implacabile scandita da speculazione umana e non, sconvolge assai. La conclusione è lucida e triste, mi ha colpito molto anche la testimonianza di coloro che hanno saputo non varcare la soglia per sottrarsi alla "salvezza" e di contro quelli che hanno visto le accortezze senza accorgersi del prezzo enorme pagato. Poi vedere il presidio della polizia a bloccare il centro della città rubata ..etc etc etc piiiiiiiiii piiiiiiiiiiiiiiii..
Ho riso( a denti strettissimi) alla spontanea ma pronta risposta di quella simpatica nonnina che volevano obbligare ad entrare nell'ospizio, che forte!