Tuonato 7½ / 10 17/09/2012 13:10:54 » Rispondi L'Aquila, una tragedia agghiacciante. O forse no. Un'occasione irripetibile di business (per molti) e rilancio mediatico (per uno). Emergono particolari inquietanti, verità taciute, speculazioni vergognose. Un filo conduttore unisce incredibilmente la Sicilia con Milano due, e Milano due con la nuova L'Aquila. Che unisce istituzioni, protezione civile e grandi eventi. A pochissimi giorni dal terremoto viene presentato un piano dettagliato di new town, come non sospettare sia lì da tempo pronto per la prima occasione utile. E i soccorsi, l'impegno, la tendopoli per gli aquilani sono tutti in funzione di questo nuovo piano. <<Una volta che t'hanno preso tu sei finito>>
Una tendopoli che assomiglia ad un lager con delle regole incomprensibili e dei controlli esagerati. <<Linee guida per la dieta dello sfollato>>
Una città raggirata, illusa, umiliata. Come al solito la realtà supera la fantasia. <<Perché io ho creduto a quello che mi dicevano?>>
Temevo le 'origini' della Guzzanti, non mi piace la denuncia di parte, schierata, di colore (à la Micheal Moore per capirci). Invece la regista confeziona un documentario intelligente e anzi non le manda a dire anche ai suoi compari. Urgente, illuminante. Deve essere visto.