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I TRE VOLTI DELLA PAURA regia di Mario Bava

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Marco Iafrate     8 / 10  31/03/2007 00:04:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I tre racconti prendono spunto da altrettanti racconti di Tolstoy ( i Wurdalak ), di Cechov ( la goccia d'acqua ) ed ( il telefono ) erroneamente attribuito nei titoli di testa a Maupassant, in quanto è tratto da una storia di F. G. Snyder.
Mario Bava come sempre è un maestro nel dirigere sapientemente tre racconti tanto diversi l'uno dall'altro mantenendo costante l'attenzione dello spettatore.
Nel primo realizza una storia di terrore, da un'idea semplice ed alquanto banale come la minaccia per telefono, con la voce alterata, un classico, che qui è diretto in maniera esemplare.
Nel secondo episodio il regista ci regala una storia di vampiri, con atmosfere gotiche, e scenari nebbiosi molto suggestivi.
Colonna portante del racconto un Boris Karloff veramente inquietante.
L'ultimo episodio ci trasporta all'interno della casa di una medium da poco passata a miglior vita, dove l'infermiera incaricata di vestire il cadavere, per averle sottratto un anello dal dito, si trova a dover fare i conti con la propria coscienza sotto le spoglie di un fantasma.
E' proprio l'elemento onirico a rendere il terzo episodio il più bello e terrificante, confermando la bravura di Mario Bava, purtroppo riconosciuta più oltralpe che qui in Italia.